Moto3, la scuola dove nascono i fenomeni di domani

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Lo Sky Racing Team VR46 è tra i protagonisti del Mondiale di Moto3 (Getty)
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Rossi, Marquez, Lorenzo: tutti i campioni della MotoGP sono passati per la classe minore del Motomondiale, autentico covo di talenti. Proprio il Dottore ha scelto di scendere in pista con lo Sky Racing Team VR46: chissà che non trovi in casa il suo erede

I migliori sono passati tutti da qui. Valentino Rossi, Marc Marquez, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, i magnifici quattro che oggi si contendono il titolo della MotoGP. In passato miti come Mike Hailwood, Barry Sheene e Casey Stoner. Tutti transitati da quella che dal 2012 è diventata la Moto3, ma che prima era conosciuta come la classe 125, un passaggio obbligatorio per coloro che da "grandi" vogliono fare i piloti. E magari vincere anche qualche titolo.

Il Dottore e la Moto3 - Proprio in questi giorni si è celebrato il 18° anniversario dal debutto di Valentino nel Mondiale 125. Rossi ha sempre avuto una grande passione per la categoria "baby" del Campionato. Negli anni scorsi, era frequente vederlo a bordo pista, a poche ore dalla partenza della MotoGP, per assistere alla gara dei suoi possibili eredi. Anche per questo motivo, il nove volte iridato ha deciso di puntare sullo Sky Racing Team VR46 e su due tra i piloti più talentuosi del circus: Romano Fenati e Francesco Bagnaia.



Made in Italy - Fenati, classe 1996 (l'anno in cui Valentino esordiva nel Mondiale), è un talento precoce. La dimostrazione? Nei primi due GP della carriera ha colto un 2° posto e una vittoria, a Jerez, proprio in casa dei dominatori spagnoli. Adora il Mugello e Misano, dove ha conquistato altri due podi, piste storicamente feudi di Rossi. Bagnaia, classe 1997 (anno in cui Valentino vinceva il Mondiale), è stato protagonista di una grande partenza a Losail, dove ha chiuso al 10° posto, miglior risultato della carriera.
Primeggiare non sarà semplice con gente come Miller, Vazquez, Rins e Alex Marquez. Già, il fratellino di Marc, il grande rivale di Rossi. Il duello tra i due fenomeni, seppur indirettamente, sarà doppio: in MotoGP e in Moto3.