Il Dottore, Max e Capirex: Mugello 2005, i fratelli d'Italia
MotoGpNel Gran Premio di casa, i tre centauri si resero protagonisti di una gara entrata nella leggenda della MotoGP, fra sorpassi e staccate al limite, per un podio interamente italiano: il tutto davanti a decine di migliaia di persone in delirio
di Claudio Barbieri
Se c'è uno spot per pubblicizzare lo spettacolo della MotoGP, quello è il GP d'Italia del 2005. Al Mugello, quel 5 giugno, andò in scena una delle gare più incredibili nella storia della classe regina: tre italiani sul podio, quattro nelle prime posizioni contando anche Marco Melandri, fatto che non accadeva dal 1968. E che difficilmente rivedremo nel breve periodo.
Semaforo verde - Valentino Rossi, leader del mondiale e campione in carica, fa una delle sue solite partenze al rallentatore dalla pole position, ma in meno di un giro recupera la testa del gruppo. Al suo inseguimento, fuori Gibernau per un incidente alla Bucine, si lancia Max Biaggi, che con la sua Honda macina giri record, arrivando alle spalle del pesarese della Yamaha. Al romano si aggiungono anche Melandri e Capirossi, per un finale da brividi.
Poker tricolore - A cinque tornate dalla fine, i quattro moschettieri azzurri sono attaccati l'uno all'altro e non risparmiano una battaglia all'ultimo sorpasso. A tre giri dalla bandiera a scacchi, l'affondo decisivo del Dottore (salito sul podio con il tipico cappello accademico per celebrare la laurea honoris causa appena ricevuta a Urbino), che resiste all'ultimo disperato assalto di Biaggi, precedendolo di appena 3 decimi. Capirossi, con la Ducati, regola Melandri per un podio tutto italiano. Alla fine Capirex dirà: "Abbiamo fatto una lotta della Madonna!". Pensiero comune a chiunque abbia visto quella mitica gara.
Se c'è uno spot per pubblicizzare lo spettacolo della MotoGP, quello è il GP d'Italia del 2005. Al Mugello, quel 5 giugno, andò in scena una delle gare più incredibili nella storia della classe regina: tre italiani sul podio, quattro nelle prime posizioni contando anche Marco Melandri, fatto che non accadeva dal 1968. E che difficilmente rivedremo nel breve periodo.
Semaforo verde - Valentino Rossi, leader del mondiale e campione in carica, fa una delle sue solite partenze al rallentatore dalla pole position, ma in meno di un giro recupera la testa del gruppo. Al suo inseguimento, fuori Gibernau per un incidente alla Bucine, si lancia Max Biaggi, che con la sua Honda macina giri record, arrivando alle spalle del pesarese della Yamaha. Al romano si aggiungono anche Melandri e Capirossi, per un finale da brividi.
Poker tricolore - A cinque tornate dalla fine, i quattro moschettieri azzurri sono attaccati l'uno all'altro e non risparmiano una battaglia all'ultimo sorpasso. A tre giri dalla bandiera a scacchi, l'affondo decisivo del Dottore (salito sul podio con il tipico cappello accademico per celebrare la laurea honoris causa appena ricevuta a Urbino), che resiste all'ultimo disperato assalto di Biaggi, precedendolo di appena 3 decimi. Capirossi, con la Ducati, regola Melandri per un podio tutto italiano. Alla fine Capirex dirà: "Abbiamo fatto una lotta della Madonna!". Pensiero comune a chiunque abbia visto quella mitica gara.