Rossi 'galactico': Mugello, storia di un grande amore

MotoGp
Valentino Rossi festeggia la vittoria al Mugello nel 2007 (Foto Getty)
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Nella gara che celebra i 300 GP, il Dottore vorrà proseguire la tradizione positiva nel GP d'Italia, che lo ha visto trionfare in ben nove occasioni. Anche se manca dal podio dal 2009, il pesarese andrà a caccia della "decima" in stile Real Madrid

di Claudio Barbieri

Non c'è teatro migliore del Mugello per Valentino Rossi per celebrare i suoi 300 Gran Premi nel Motomondiale. A Scarperia, infatti, il Dottore ha preso laurea e master con tanto di lode. Il pesarese è il pilota che ha vinto di piú in tutte le classi del Campionato, con un totale di nove vittorie: una in 125cc, una in 250cc e ben 7 sette consecutive in MotoGP tra il 2002 e il 2008. Le decine di migliaia di magliette e cappellini gialli che affollerano le tribune Arrabbiata, Poggio Secco o Materassi saranno lì per spingerlo alla "decima". Un po' in stile Real Madrid.



Battesimo con la Schiffer - La tradizione di Rossi al Mugello comincia nel maggio del 1996, quando alla sua quinta gara della carriera in 125, centra un grande quarto posto. L'anno successivo, Valentino vince e fa il giro d'onore insieme alla bambola gonfiabile Claudia Schiffer, prendendosi gioco del rivale Biaggi, che all'epoca era fidanzato con Naomi Campbell. Già alla seconda stagione in 250 ecco il bis, con tanto di investimento di un fotografo a fine gara durante i festeggiamenti nel giro d'onore. I primi due anni con la classe 500 invece portano solo delusioni a Rossi: 12° nel 2000 (errore a pochi giri dal termine al Correntai) e ritirato nel 2001 (caduta all'ultima tornata mentre era in rimonta sotto una pioggia torrenziale).



Trionfi e cadute - La storia cambia, eccome, con l'avvento della MotoGP. Valentino conquista le prime due edizioni in sella alla Honda, prima di proseguire il suo strapotere in Toscana calando un pokerissimo con la Yamaha fino al 2008. L'ultimo podio è dell'anno seguente, prima della terribile caduta del 2010, con la frattura di tibia e perone. Da lì in poi, due gare a centro gruppo nell'era Ducati e l'incidente dello scorso anno con Alvaro Bautista al Lucco-Poggio Secco. Ma l'uomo dei record, con i suoi 150 podi nella classe regina, è pronto a stupire ancora. C'è una "decima" da conquistare nel suo feudo, il Mugello.