Vita da telecronista: "La mia Moto2, una vera magia"

MotoGp
Tito Rabat, tra i candidati al successo finale nella Moto2 (Foto Getty)
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Rosario Triolo, voce di Sky Sport MotoGP HD per la ex classe 250, racconta l'avventura al Motomondiale. Nel weekend del GP d'Italia ci spiega chi sono i sui "suoi" ragazzi: "Li vedi e sembrano normali. Ma sono supereroi"

di Rosario Triolo
dal Mugello


È una cosa strana se non ci sei dentro, difficile da far capire a tutti. Ma dietro ogni ragazzo c'è una magia, e una pazzia. Quanto è matto Lorenzo Baldassarri, "lu Balda", che corre con il lato destro del corpo infortunato? Ma non ci si può far niente, è così. Nei suoi box fanno cenni portandosi l'indice alla tempia, non si può andare in pista con una spalla lussata e tre fratture a un calcagno. Però lui ci va. E si allena fino a tre secondi prima dell'inizio di una sessione per essere pronto allo sforzo.

Quanto cambia l'umore di un pilota? Per esempio Morbidelli, abbattuto per la fatica a star davanti, da rookie, nelle prime gare. Luminoso per la prima volta nella top ten a Le Mans. Basta poco per sorridere.

Simone Corsi lo vedi quasi sempre allegro. Anche quando lo stomaco gli fa degli scherzetti non molto simpatici come a Jerez. Alla fine però diventa un drago, ti fa un podio tenendo dietro il leader del mondiale, che ha una moto che va meglio della sua.

Alex De Angelis è un sognatore, ma anche un perfezionista che legge ogni dettaglio con lucidità. Poi magari le cose non sempre riescono come vorrebbe. Ma il suo lavoro, la passione che ci mette insieme al team, sono da MotoGP.

Mattia Pasini è energia. A volte va giù, perché sbaglia lui o perché lo prendono in pieno. Si arrabbia, si rialza e pensa che la prossima volta andrà forte. Più forte. Di tutti. Li vedi così e ti sembrano anche dei ragazzi comuni, normali. Ma sono dei supereroi. E infatti hanno la tuta colorata. E sanno volare. Il loro impegno, quello delle famiglie, più che team, che con loro si sforzano di spingere oltre il limite, è una lotta commovente in una vita di intensità  inumana.

Questa del Mugello è la loro pista, quella di Balda, Morbido, Simo, Paso, Dea. È la nostra pista, il simbolo, insieme a Monza, del motorsport in Italia. È strano e difficile da capire se non ci sei dentro, ma poi, la domenica, ti ritrovi a tifare per loro anche se non li conosci. Perché che sono supereroi lo capisce pure chi non lo immagina.