Crutchlow un anno dopo, tanta voglia di riscatto a Montmelò
MotoGpNel 2013 il pilota inglese, allora alla Yamaha, si era presentato al GP di Catalunya con 71 punti e il quarto posto della classifica mondiale. Nel 2014 il britannico della Ducati arriva a Barcellona con 15 punti e tanta voglia di rivalsa
(R.B) 366 giorni dopo. Che sembrano una vita. Cal Crutchlow pilota della Ducati arriva a Montmeló per il GP di Catalunya con tanta voglia di fare bene e una discreta rabbia. Un appuntamento quello per la gara catalana che potrebbe essere quello del rilancio per il rider britannico, 15 punti in classifica e un avvio di stagione difficile, ma dodici mesi fa era tutto diverso..
2013, un inizio da leone – Nella passata stagione il ragazzo di Coventry, alla sua terza stagione in MotoGP con il team Yamaha Monster Tech 3, aveva cominciato benissimo. Riuscendo nei primi 5 GP a piazzarsi sempre nella top five con gli acuti di Le Mans (2° dietro Dani Pedrosa) e del Mugello, 3° alle spalle di Lorenzo e di Dani, arrivando a Montmeló, sesta prova Mondiale, a 71 punti, -6 dal terzo posto del futuro campione del mondo Marc Marquez.
E in Catalunya il weekend si era messo bene. Secondo in qualifica e miglior tempo nel warm up. Ma la gara fu una delusione con uno scivolone, mentre era in lotta con i big, che lo fece ritirare "ricacciandolo" indietro anche in classifica generale. Il proseguo della stagione non fu comunque da “buttare via”. 188 punti e 5° posto nel Mondiale con due pole in Olanda e in Rep.Ceca e un altro podio quello del Sachsenring dove terminò secondo a poco meno di due secondi dal vincitore Marc Marquez.
2014, sfortuna e difficoltà – La stagione iniziata in Qatar è stata invece fino ad ora tutt'altro che da incorniciare. Crutchlow, proprio per le ottime prestazioni con la Yamaha è stato chiamato nel team ufficiale Ducati, nello stesso team di Andrea Dovizioso, già suo compagno nel team Yamaha Tech 3 nel 2012. Ma l'inglese non è ancora riuscito a “domare” la Desmosedici.
Sei Gran Premi e tanti problemi. Due gare finite sotto la bandiera a scacchi (il sesto posto in Qatar e l'11° in Francia a 30 e a 25 secondi dalla testa) un infortunio, quello al mignolo che gli ha fatto saltare il GP d'Argentina e tre ritiri, due a causa di cadute, (Mugello e Texas) e una a Jerez de la Frontera per un guaio ai freni della sua Desmosedici. Quindici punti in classifica (48 in meno del compagno Andrea Dovizioso) e un curriculum non invidiabile. Da ripulire a partire daMontmeló.
2013, un inizio da leone – Nella passata stagione il ragazzo di Coventry, alla sua terza stagione in MotoGP con il team Yamaha Monster Tech 3, aveva cominciato benissimo. Riuscendo nei primi 5 GP a piazzarsi sempre nella top five con gli acuti di Le Mans (2° dietro Dani Pedrosa) e del Mugello, 3° alle spalle di Lorenzo e di Dani, arrivando a Montmeló, sesta prova Mondiale, a 71 punti, -6 dal terzo posto del futuro campione del mondo Marc Marquez.
E in Catalunya il weekend si era messo bene. Secondo in qualifica e miglior tempo nel warm up. Ma la gara fu una delusione con uno scivolone, mentre era in lotta con i big, che lo fece ritirare "ricacciandolo" indietro anche in classifica generale. Il proseguo della stagione non fu comunque da “buttare via”. 188 punti e 5° posto nel Mondiale con due pole in Olanda e in Rep.Ceca e un altro podio quello del Sachsenring dove terminò secondo a poco meno di due secondi dal vincitore Marc Marquez.
2014, sfortuna e difficoltà – La stagione iniziata in Qatar è stata invece fino ad ora tutt'altro che da incorniciare. Crutchlow, proprio per le ottime prestazioni con la Yamaha è stato chiamato nel team ufficiale Ducati, nello stesso team di Andrea Dovizioso, già suo compagno nel team Yamaha Tech 3 nel 2012. Ma l'inglese non è ancora riuscito a “domare” la Desmosedici.
Sei Gran Premi e tanti problemi. Due gare finite sotto la bandiera a scacchi (il sesto posto in Qatar e l'11° in Francia a 30 e a 25 secondi dalla testa) un infortunio, quello al mignolo che gli ha fatto saltare il GP d'Argentina e tre ritiri, due a causa di cadute, (Mugello e Texas) e una a Jerez de la Frontera per un guaio ai freni della sua Desmosedici. Quindici punti in classifica (48 in meno del compagno Andrea Dovizioso) e un curriculum non invidiabile. Da ripulire a partire daMontmeló.