MotoGP, spunta Smith tra i big nelle Libere 2. Rossi sesto

MotoGp
Quarto tempo per Valentino Rossi nelle seconde libere a Montmeló (Foto Getty)
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A Montmeló, il britannico su Monster Yamaha Tech 3 sorprende le moto ufficiali, piazzandosi davanti a Bradl, Marquez e Lorenzo nell'ultima sessione del venerdì del GP di Catalunya. Distacco di oltre mezzo secondo per il Dottore, seguito da Dovizioso

Bradley Smith ha fatto segnare il miglior tempo nelle seconde libere del GP di Catalunya, settimo appuntamento del Mondiale MotoGP. Il britannico del Monster Yamaha Tech 3 ha chiuso in 1'42''123, precedendo di appena 7 millesimi la Honda LCR del tedesco Stefan Bradl. Terza piazza, a 0''151, per il campione del mondo Marc Marquez, primo delle moto ufficiali.

Quarto crono per la Yamaha di Jorge Lorenzo (+0''159), seguito da Pol Espargaro. Valentino Rossi si deve accontentare della sesta posizione, con un ritardo di 0''506 dalla vetta. Dietro al Dottore, la Ducati di Andrea Dovizioso, mentre Andrea Iannone ha chiuso con il nono tempo (+0''914), subito davanti ad un deludente Dani Pedrosa. Le elevate temperature dell'asfalto del circuito di Montmeló hanno rallentato i piloti nella sessione pomeridiana, con tempi generalmente più alti rispetto alla mattina.

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Così le Libere 1 - A sorpresa, era stato Aleix Espargaró a staccare il miglior tempo della mattinata e in generale della prima giornata. Lo spagnolo, su Yamaha NGM Forward Racing, aveva girato in 1'41''672, rifilando la bellezza di 0''729 alla Yamaha ufficiale di Jorge Lorenzo. Terza piazza, a 0''739 per Andrea Iannone, protagonista di un piccolo fuori pista, fortunatamente senza conseguenze. Quarto tempo, a 0''751 per Valentino Rossi. In generale la Yamaha aveva dimostrato una maggiore adattabilità al circuito di Montmeló rispetto alle concorrenti. Molto staccate le due Honda ufficiali. Dani Pedrosa era 6° a 0''992, mentre il campione del mondo, Marc Marquez, lo seguiva con un ritardo di 1''070. Inizio difficile anche per le Ducati, con Andrea Dovizioso 11° (+1''784), seguito da Michele Pirro.