Miller non fa sconti: Fenati e Bagnaia all'attacco di Brno

MotoGp
SKY Racing team VR46 all'inseguimento del Mondiale: prossima tappa a Brno (Foto Getty)
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VERSO IL GP DELLA REPUBBLICA CECA. Dopo 10 GP, è l'ora di accelerare: Romano cerca punti per confermarsi dopo il secondo posto di Indianapolis e avvicinarsi al leader Mondiale, Pecco vuole ritrovare piena fiducia dopo l'infortunio

di Zoran Filicic

Passato il giro di boa, finita la pausa, ci siamo ritrovati ad Indianapolis per la seconda parte del campionato. Un rientro esaltante per lo SKY Racing team VR46, quando gli interrogativi erano molteplici, ma in chiave positiva, visto che un team creato da un’idea comune, ex novo, si è ritrovato a correre per il titolo in moto3 e i dubbi emersi nelle ultime due gare riguardavano la tenuta al vertice, non il valore del lavoro svolto e dei risultati ottenuti.

Ha ragione Vittoriano Guareschi, quando afferma che un team creato assemblando elementi ottimi ma eterogenei sarebbe arrivato necessariamente ad un momento di calo, che con Indianapolis si è dimostrato assimilato, digerito, addirittura sfruttato per un nuovo rilancio. La squadra ha lavorato bene, con autorità sulle decisioni e sulle soluzioni, portando a preparare per i due piloti moto veloci e con il giusto equilibrio. Il nuovo layout e il nuovo asfalto hanno reso necessario un lavoro quasi da zero, ma le due equipe hanno lavorato con efficienza.

Pecco Bagnaia (reduce dalla doppia frattura di Assen) doveva recuperare la forma fisica (obiettivo raggiunto) dopo la decisione, intelligente, di non correre in Germania. Pecco è poi incappato in un lungo che gli ha tolto fiducia, e ora dovrà lavorare per ritrovare tranquillità. Trovo che sia uno scoglio naturale per un pilota e l'occasione per uscirne più forte, ma è un lavoro da fare velocemente, tra pochi giorni ci saranno le libere di Brno. Difficile lavorare con tranquillità in tempi stretti, ma è un Campionato mondiale.

Romano aveva già dimostrato il suo valore, ma qualche errore di troppo gli ha tolto punti importanti. Ha dovuto recuperare, nelle gare pre break, e ha guidato in maniera esaltante, ma un pilota in corsa per il titolo non può permettersi di partire dalle sabbie mobili e dal traffico della griglia lontana. Ad Indy Fenati ha ricevuto una moto che era il miglior compromesso possibile, non perfetta ma veloce e i set up, si sa, sono frutto di compromessi. Romano ha dato il meglio, sia in qualifica che in gara, e in quest’ultima si è dimostrato insieme a Miller il pilota più esaltante della classe leggera. E’ mancata la vittoria, ma contro la Honda di Vazquez, in quel rettilineo finale, c’era poco da fare. Riguardo la corsa al titolo, mentre Miller ha condotto una gara di vertice e intelligente, dimostrando maturità, Fenati e gli altri top rider hanno necessariamente dovuto spingere al massimo.

Questo sarà il leit motiv delle prossime gare: l'australiano può cercare di gestirsi, Fenati deve attaccare e lo può fare solo partendo davanti per limitare i rischi. Ora si vola a Brno, circuito espressamente costruito per le moto, forti dell’esperienza e della serenità che ti può dare l'aver affrontato e superato un momento buio. Il campionato è ancora lungo, ma ora non sono più permessi passi falsi, i bonus sono finiti.