Karel Abraham stavolta corre in casa... del papà
MotoGpNella gara di domenica in Moravia, il pilota del team AB Cardion sarà l'unico ceco sulla griglia di partenza della MotoGP. Si gareggerà nell'impianto gestito da suo padre (che ha il suo stesso nome) e con una scuderia creata apposta per lui
di Roberto Brambilla
A Brno in Repubblica Ceca il padrone di casa sarà lui. E non perchè è nato proprio nella città della Moravia. Karel Abraham, 24 anni, pilota del team Cardion AB in MotoGP, sul circuito teatro dell'undicesima prova del Motomondiale, ci è è cresciuto. Per vicinanza geografica ma soprattutto perchè papà Karel (senior) dell'autodromo “Tomas Masaryk” è il proprietario e gestore, oltre a essere il fondatore della scuderia in cui corre il figlio.
Il piccolo Abraham dalla neve alle piste – Karel jr, al decimo anno di Motomondiale, aveva da piccolo un sogno nel cassetto: diventare uno sciatore alpino professionista. Una passione per discese e paletti che a 11 anni si accompagnò quella delle due ruote. E in quattro anni, tra il 2001 a 2005 il ragazzo passò dalle minimoto al Motomondiale. Con l'appoggio del padre, proprietario della pista di Brno ma soprattutto ricchissimo uomo d'affari, titolare di un'azienda leader mondiale per la produzione di bypass cardiaci.
Dieci anni, due podi e tante cadute – All'inizio della stagione 2005 lo sbarco in 125. L'anno da rookie con l'Aprilia della scuderia Semprucci Cardion Blauer e poi dal 2006 con team costruito, sponsorizzato e gestito da Karel Abraham Sr che con forniture di moto diverse (Aprilia, Ducati, RSV, FTR) l'ha accompagnato fino ad ora nelle tre categorie del Motomondiale. Risultati? Una sola vittoria a Valencia in Moto2 nel 2010, un secondo posto in Giappone nella stessa stagione. E una serie di di infortuni, l'ultimo dei quali fece saltare al ceco le ultime 5 gare del 2013.
Brno 2014, per sfatare un tabù – La stagione in corso per Karel, l'unico laureato in MotoGP (dal 2012 è dottore in legge) non è stata tra le migliori in sella alla Honda non ufficiale, fornita al suo team. Due ritiri e mai tra i primi dieci, con l'undicesimo posto dell'ultimo GP come massimo stagionale. E non è che sulla pista di casa (vive a circa 3 km dal tracciato) sia andata meglio. Con una nona piazza nel 1992 in MotoGP come miglior risultato e ben sei edizioni, in cui il ragazzo di Brno non ha visto la bandiera a scacchi.
A Brno in Repubblica Ceca il padrone di casa sarà lui. E non perchè è nato proprio nella città della Moravia. Karel Abraham, 24 anni, pilota del team Cardion AB in MotoGP, sul circuito teatro dell'undicesima prova del Motomondiale, ci è è cresciuto. Per vicinanza geografica ma soprattutto perchè papà Karel (senior) dell'autodromo “Tomas Masaryk” è il proprietario e gestore, oltre a essere il fondatore della scuderia in cui corre il figlio.
Il piccolo Abraham dalla neve alle piste – Karel jr, al decimo anno di Motomondiale, aveva da piccolo un sogno nel cassetto: diventare uno sciatore alpino professionista. Una passione per discese e paletti che a 11 anni si accompagnò quella delle due ruote. E in quattro anni, tra il 2001 a 2005 il ragazzo passò dalle minimoto al Motomondiale. Con l'appoggio del padre, proprietario della pista di Brno ma soprattutto ricchissimo uomo d'affari, titolare di un'azienda leader mondiale per la produzione di bypass cardiaci.
Dieci anni, due podi e tante cadute – All'inizio della stagione 2005 lo sbarco in 125. L'anno da rookie con l'Aprilia della scuderia Semprucci Cardion Blauer e poi dal 2006 con team costruito, sponsorizzato e gestito da Karel Abraham Sr che con forniture di moto diverse (Aprilia, Ducati, RSV, FTR) l'ha accompagnato fino ad ora nelle tre categorie del Motomondiale. Risultati? Una sola vittoria a Valencia in Moto2 nel 2010, un secondo posto in Giappone nella stessa stagione. E una serie di di infortuni, l'ultimo dei quali fece saltare al ceco le ultime 5 gare del 2013.
Brno 2014, per sfatare un tabù – La stagione in corso per Karel, l'unico laureato in MotoGP (dal 2012 è dottore in legge) non è stata tra le migliori in sella alla Honda non ufficiale, fornita al suo team. Due ritiri e mai tra i primi dieci, con l'undicesimo posto dell'ultimo GP come massimo stagionale. E non è che sulla pista di casa (vive a circa 3 km dal tracciato) sia andata meglio. Con una nona piazza nel 1992 in MotoGP come miglior risultato e ben sei edizioni, in cui il ragazzo di Brno non ha visto la bandiera a scacchi.