Dal Sachsenring a Silverstone, la risalita di Jorge Lorenzo

MotoGp
Jorge Lorenzo ha messo insieme 3 secondi posti nelle ultime tre gare (Foto Getty)
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Il pilota della Yamaha, tra il GP di Germania e quello di Gran Bretagna, ha rimesso in piedi una stagione “disastrata”. Quattro podi su quattro, con tre secondi posti consecutivi. E potrebbe non essere finita...

di Roberto Brambilla

I punti di distacco dal leader del Mondiale Marc Marquez sono 141. E quelli dal suo compagno di squadra Valentino Rossi 32. Letto così il 2014 di Jorge Lorenzo sarebbe un fallimento. Ma dal 13 luglio e 31 agosto, tra la gara del Sachsenring e quella di Silverstone lo spagnolo della Yamaha ha tirato fuori quella grinta e quel talento che gli hanno fatto vincere 4 Mondiali, due nella classe regina. Ecco la storia della sua rinascita.

Sachsenring, meglio di Rossi- Il GP di Germania è stato il vero crocevia della stagione. Dopo due podi in otto gare e un 13° posto ad Assen la Yamaha di Jorge è riuscita a trovare una buona “quadratura” in Sassonia. Quinto tempo in qualifica e una gara, in cui ha finito molto meglio di come aveva iniziato. Partito dalla pitlane per il cambio di configurazione e di gomme a causa del meteo, in avvio aveva perso posizioni per aver toccato un cordolo uscendo dai box, ma era risalito fino al terzo posto battendo anche il “Dottore” .

Indianapolis, prima fila e secondo posto – Sul nuovo circuito nello storico autodromo Lorenzo, fresco di rinnovo con il suo team, è cresciuto ancora "centrando" di nuovo la prima fila dopo il GP di Catalunya. Terzo in griglia, il maiorchino è stato sempre nel gruppo di testa e dopo la fuga di Marquez ha fatto una gara regolare, sfruttando il buon assetto della Yamaha e spingendo fino ad arrivare a meno di due secondi da Marc.

Brno e Silverstone, vittorie a un soffio – In Repubblica Ceca e in Gran Bretagna Jorge Lorenzo è sembrato tornare a essere quello che aveva confezionato nel 2013 una seconda parte di stagione da urlo. In Moravia Jorge era partito benissimo staccando tutti, ma si era fatto riprendere e superare da Dani Pedrosa, che ha vinto la gara su un Lorenzo in piena rimonta.

Copione simile a Silverstone. Lo spagnolo, su una Yamaha molto competitiva, è partito ancora dalla prima fila ed è riuscito a tenere dietro la Honda Marc Marquez fino a quando le gomme non lo hanno "abbandonato" e il leader del Mondiale è riuscito a passarlo e a vincere per 732 millesimi.