Novità nel regolamento: tanti ritocchi, nessuna rivoluzione

MotoGp
Uno dei cambi principali nel regolamento 2015 riguarda le procedure di partenza in caso di pioggia dopo il giro di allineamento (Getty)
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A meno di tre mesi dall'inizio del Motomondiale le regole per il campionato 2015 sono ormai definite. Pochi cambi sostanziali, tanti piccoli ritocchi e un occhio al prossimo anno. Dal peso minimo all'elettronica cosa c'è di nuovo nelle tre classi

Un anno di transizione. Dopo la rivoluzione del 2014 (con l'introduzione nella classe regina delle specifiche Factory, Open e Factory 2) nel 2015 la MotoGP ha scelto la “conservazione“ in attesa dei grandi cambiamenti del 2016. Pochi cambi, soprattutto nelle procedure in caso di pioggia e nell'utilizzo dell'elettronica. Ecco le novità più importanti per la prossima stagione.

Pioggia, cambia la procedura – Dopo il caos meteo del GP di Germania 2014 gli organizzatori hanno modificato il protocollo di partenza, in caso di cambio di condizioni climatiche dopo il giro di allineamento e hanno cambiato la procedura nel momento dell'esposizione della bandiera bianca, quella che segnala “gara bagnata”. In questo caso viene introdotta una linea bianca all'uscita dei box che i piloti non potranno superare mentre lasciano la pit lane.

Moto più leggere e "congelamento" dei software propri – Per la MotoGP i mezzi di Marc Marquez&Co nel 2015 dovranno avere un peso minimo di 158 kg, due in meno dei 160 kg del 2014.

Per quanto riguarda l'elettronica le scuderie con moto Factory (Honda e Yamaha ufficiali su tutti) potranno sviluppare il proprio software fino al 30 giugno 2015. Dopo tale data i produttori non potranno più aggiornarlo, tranne correggere errori che potrebbero minarne la sicurezza.

Le case costruttrici neo entrate (Aprilia e Suzuki) potranno invece modificare e utilizzare il software fino a fine stagione. Formalizzato anche il divieto, valido anche per Moto2 e Moto3, di utilizzare dispositivi integrativi per la centralina unica.

Penalità, ridotte le sanzioni per i motori – Diminuiscono le penalità per chi durante la stagione utilizzerà più del massimo consentito di propulsori (5 per la Open, 12 per le Factory). Il pilota partirà dalla pit lane e dovrà aspettare 5 secondi e non più dieci dopo il semaforo verde.

In gara in tutte le categorie, in caso di superamento dei limiti di pista, non sarà più obbligatorio decidere restituire la posizione, ma sarà la Direzione di Gara a decidere la sanzione da applicare.

Lo stesso organo deciderà se e quale penalità applicare quando un pilota anticipa la partenza con un leggero movimento, seppur fermandosi prima dello spegnimento delle luci rosse.

Chi subirà una sanzione minima (fino a 3 punti, retrocessioni di tre posizioni e 1000 euro di multa) non dovrà più essere convocato obbligatoriamente dalla Direzione di Gara, ma potrà comunque fare ricorso.

Le modifiche nelle altre categorie -Oltre che in MotoGP qualche ritocco alle regole di Moto2 e Moto3. Nella “classe di mezzo” vengono introdotti i sensori di pressione delle gomme e la misurazione degli pneumatici anteriori per far rispettare le indicazioni approvate dal fornitore ufficiale. Per la classe più piccola è consentito ai team utilizzare telai del 2014, però con sospensioni del 2015 per evitare possibili vantaggi.

Vietato invece per entrambe le categorie ridurre artificialmente la temperatura dei carburanti (che dovrà essere quella dell'ambiente). Approvati però i test su qualsiasi circuito ma senza piloti sotto contratto con altre squadre ed impegnati nella medesima categoria.