Rossi: "Austin è la pista di Marquez, ma io ci proverò"
MotoGpDomenica il GP Of The Americas. Dopo il trionfo in Qatar, il Dottore su un circuito dove non ha mai ottenuto un podio. Il campione Honda: "Qui mi piace! Non farò errori alla prima curva". Incognita meteo. Vale e Lorenzo: "Pensiamo alla 24 Ore di Le Mans"
Comincia con la conferenza stampa dei piloti il GP Of The Americas, seconda prova del Motomondiale. Dopo il successo in Qatara, Valentino Rossi sa che quello di Austin è un circuito ideale per Marc Marquez. In conferenza stampa anche Nicky Hayden, pronto a taglaire il traguardo del GP numero 200 della sua carriera. Per lui una sorpresa in diretta: una torta da parte di mamma e papà.
Valentino Rossi (Yamaha) - "In Qatar è stato un gran weekend, vincere è stato grande. Ho rivisto più volte la gara, mi sono divertito. Ora arriva Austin, una pista che sembra fatta per Marquez e la Honda. Quanto accaduto a Losail, però, mi porta ad essere ottimista. Speriamo in una gara asciutta dato che le previsioni dicono il contrario. E prima di continuare, permettetemi di dire che tutti noi speriamo in un pronto rientro di Pedrosa. Se ho cambiato guida? Credo che ogni top driver debba adattarsi col tempo, e io ho cominciato a farlo da due anni".
Marc Marquez (Honda) - Quello di Losail è stato un buon GP, comunque. Un errore alla prima curva, certo, ma alla fine non posso lamentarmi. Questa di Austin è una pista che mi piace, mi piace anche lo spirito delle gare che si corrono negli Stati Uniti. Ce la metterò tutta, in tutto il weekend, cercando di non sbagliare nulla... alla prima curva. Pedrosa? Dispiace tanto, lui è importante per la Honda. Abbiamo un sostituto, ma speriamo che Dani torni presto.
Jorge Lorenzo (Yamaha) - "Il primo gran premio è andato così. Ho sbagliato e da professionista va accettato. Bisogna migliorare e ci proverò da questo fine settimana".
Andrea Iannone (Ducati) - In Qatar è arrivato il mio podio in MotoGP con la Ducati. Non posso che essere felice perché è andato tutto bene. La GP15 è stata una sorpresa e questo mi rende fiducioso per tutte le altre prove. Soprattutto perché c'è ancora molto da sviluppare".
Vale e Jorge - La Otto ore di Suzuka per ora no, mentre la 24 Ore di Le Mans in tandem forse sì. E' il sogno nascosto di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, appassionati di auto e di corse di lunga durata, svelato nel paddock di Austin. Per le case giapponesi di moto, la Otto ore di Suzuka, gara classica di endurance, è un evento molto importante. Si tratta di un appuntamento visto dagli appassionati nipponici come "la gara di moto" per eccellenza, seguita in televisione molto di più rispetto a qualsiasi gara di MotoGP. Non fa differenza per la Yamaha che ha chiesto sia a Valentino Rossi che a Jorge Lorenzo di partecipare all'edizione 2015 con la nuova sportiva della casa dei tre diapason, la R1.
"Sarebbe bello poter fare la gara a Suzuka. In passato con la Honda la feci nel 2000 e nel 2001. Sarebbe bello che tanti piloti della MotoGP la facessero come accadeva negli anni ottanta e novanta. Ma stavolta credo che non andremo ne io ne Lorenzo. La gara è impegnativa perché bisogna andare più volte in Giappone. Poi c'è da considerare che anche se si corre nella pausa estiva è comunque una gara pericolosa e tornare alle gare del mondiale magari con un infortunio non sarebbe il massimo. Per quest'anno non ci sarò anche se mi piacerebbe vedere come va la nuova R1, ma chissà in futuro perché no".
Sia Rossi che Lorenzo hanno parlato a lungo della possibilita' di fare corse di durata assieme. Entrambi i piloti Yamaha sono appassionati di corse automobilistiche e tutti e due hanno pensato alla classica di durata per eccellenza. "Con Lorenzo abbiamo parlato anche della 24 Ore di Le Mans da fare in macchina, , certo che secondo me faremmo molto meglio in moto".
Valentino Rossi (Yamaha) - "In Qatar è stato un gran weekend, vincere è stato grande. Ho rivisto più volte la gara, mi sono divertito. Ora arriva Austin, una pista che sembra fatta per Marquez e la Honda. Quanto accaduto a Losail, però, mi porta ad essere ottimista. Speriamo in una gara asciutta dato che le previsioni dicono il contrario. E prima di continuare, permettetemi di dire che tutti noi speriamo in un pronto rientro di Pedrosa. Se ho cambiato guida? Credo che ogni top driver debba adattarsi col tempo, e io ho cominciato a farlo da due anni".
Marc Marquez (Honda) - Quello di Losail è stato un buon GP, comunque. Un errore alla prima curva, certo, ma alla fine non posso lamentarmi. Questa di Austin è una pista che mi piace, mi piace anche lo spirito delle gare che si corrono negli Stati Uniti. Ce la metterò tutta, in tutto il weekend, cercando di non sbagliare nulla... alla prima curva. Pedrosa? Dispiace tanto, lui è importante per la Honda. Abbiamo un sostituto, ma speriamo che Dani torni presto.
Jorge Lorenzo (Yamaha) - "Il primo gran premio è andato così. Ho sbagliato e da professionista va accettato. Bisogna migliorare e ci proverò da questo fine settimana".
Andrea Iannone (Ducati) - In Qatar è arrivato il mio podio in MotoGP con la Ducati. Non posso che essere felice perché è andato tutto bene. La GP15 è stata una sorpresa e questo mi rende fiducioso per tutte le altre prove. Soprattutto perché c'è ancora molto da sviluppare".
Vale e Jorge - La Otto ore di Suzuka per ora no, mentre la 24 Ore di Le Mans in tandem forse sì. E' il sogno nascosto di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, appassionati di auto e di corse di lunga durata, svelato nel paddock di Austin. Per le case giapponesi di moto, la Otto ore di Suzuka, gara classica di endurance, è un evento molto importante. Si tratta di un appuntamento visto dagli appassionati nipponici come "la gara di moto" per eccellenza, seguita in televisione molto di più rispetto a qualsiasi gara di MotoGP. Non fa differenza per la Yamaha che ha chiesto sia a Valentino Rossi che a Jorge Lorenzo di partecipare all'edizione 2015 con la nuova sportiva della casa dei tre diapason, la R1.
"Sarebbe bello poter fare la gara a Suzuka. In passato con la Honda la feci nel 2000 e nel 2001. Sarebbe bello che tanti piloti della MotoGP la facessero come accadeva negli anni ottanta e novanta. Ma stavolta credo che non andremo ne io ne Lorenzo. La gara è impegnativa perché bisogna andare più volte in Giappone. Poi c'è da considerare che anche se si corre nella pausa estiva è comunque una gara pericolosa e tornare alle gare del mondiale magari con un infortunio non sarebbe il massimo. Per quest'anno non ci sarò anche se mi piacerebbe vedere come va la nuova R1, ma chissà in futuro perché no".
Sia Rossi che Lorenzo hanno parlato a lungo della possibilita' di fare corse di durata assieme. Entrambi i piloti Yamaha sono appassionati di corse automobilistiche e tutti e due hanno pensato alla classica di durata per eccellenza. "Con Lorenzo abbiamo parlato anche della 24 Ore di Le Mans da fare in macchina, , certo che secondo me faremmo molto meglio in moto".