Ducati-Dovizioso, pensiero fisso: a Le Mans per vincere
MotoGpLa pista francese è una delle preferite di Andrea Dovizioso, che qui ha collezionato sei podi. Dopo il nono posto in Spagna è l'occasione ideale per tornare all'attacco di Valentino, leader del Mondiale con 15 punti di vantaggio
La Ducati può aggredire Le Mans tra due weekend. E in teoria può farlo finalmente per tornare a vincere. Senza mettere nel conto l'imprevedibile Iannone, che in questa fase può definirsi ancora un apprendista del progetto Ducati, l'attenzione ricade su Andrea Dovizioso. In Spagna - lo ricorderete- le due Ducati Gp15 sono state tagliate fuori entrambe da problemi tecnici. Iannone ha impostato la mappatura da bagnato, mentre un guasto elettronico ha costretto Dovizioso a rallentare per poi rilanciarsi in una rimonta che lo ha tenuto giù dal podio. Il problema sulla Gp15 di Dovizioso, inizialmente misterioso, è stato immediatamente individuato e risolto dai tecnici di Borgo Panigale e non si presenterà più.
Le Mans, inoltre, è in teoria una pista amica per il forlivese. Nell'arco della sua lunga carriera Dovizioso in Francia è andato a podio sei volte di cui due sul secondo gradino. Il miracolo fatto dal gruppo di Gigi Dall'Igna ha dei riflessi molto evidenti nel tempo totale di gara. In Qatar Dovizioso ha chiuso la sua corsa in un tempo che è stato di venti secondi più basso rispetto all'anno precedente. Ad Austin è stato sei secondi più veloce del 2014. Solo in Argentia la corsa ha avuto per tutti un ritmo un po' più blando. A Jerez invece, nonostante tutti i problemi, la Ducati di Dovi è arrivata al traguardo con 12 secondi di vantaggio rispetto allo scorso anno, pur essendosi sostanzialmente fermato. Anche senza la magagna Dovizioso non sarebbe riuscito ad andare a podio, ciò che invece poteva riuscire a Iannone che con la mappa da bagnato inserita ha chiuso la gara nello stesso tempo impiegato da Marquez nel 2014 per vincerla. La differenza vera l'ha fatta Lorenzo. Ma questo lo sapevamo già.
Le Mans, inoltre, è in teoria una pista amica per il forlivese. Nell'arco della sua lunga carriera Dovizioso in Francia è andato a podio sei volte di cui due sul secondo gradino. Il miracolo fatto dal gruppo di Gigi Dall'Igna ha dei riflessi molto evidenti nel tempo totale di gara. In Qatar Dovizioso ha chiuso la sua corsa in un tempo che è stato di venti secondi più basso rispetto all'anno precedente. Ad Austin è stato sei secondi più veloce del 2014. Solo in Argentia la corsa ha avuto per tutti un ritmo un po' più blando. A Jerez invece, nonostante tutti i problemi, la Ducati di Dovi è arrivata al traguardo con 12 secondi di vantaggio rispetto allo scorso anno, pur essendosi sostanzialmente fermato. Anche senza la magagna Dovizioso non sarebbe riuscito ad andare a podio, ciò che invece poteva riuscire a Iannone che con la mappa da bagnato inserita ha chiuso la gara nello stesso tempo impiegato da Marquez nel 2014 per vincerla. La differenza vera l'ha fatta Lorenzo. Ma questo lo sapevamo già.