Lorenzo incollato a Rossi: missione sorpasso ad Assen

MotoGp

Paolo Lorenzi

La quarta vittoria negli ultimi quattro GP ha lanciato Jorge verso il Dottore, che comanda la classifica con un solo punto di vantaggio. Sale l'attesa ai box: domenica Vale saprà resistere agli attacchi dello spagnolo, o scenderà dalla vetta?

Un solo punto separa Valentino Rossi da Jorge Lorenzo, compagni di squadra e avversari per il titolo. Ma come si è arrivati a un confronto così diretto, dopo sette Gran Premi? Rossi fino ad oggi si è dimostrato molto regolare, un gran passista. Sempre a podio in tutte le gare, mentre Lorenzo ha stupito soprattutto da Jerez in poi. Con quattro vittorie di fila e un'incredibile serie di 103 giri in testa che sommati ai 15 della prima gara in Qatar, poi vinta da Rossi, portano il suo totale a 118, contro i quattro in tutto del pesarese.

Sì, perché alla fine Valentino, al comando di un Gran Premio, c'è stato pochissimo. Due volte in Qatar e due volte in Argentina. E sempre nel finale. Perché oltre alla regolarità, Rossi ha dimostrato una gran capacità di rimontare, la sua arma migliore in questo momento. Mentre la strategia di Lorenzo, se di questo si può parlare, è partire in testa e scappare via. La qualifica è il capitolo più ostico per Rossi, che non è riuscito a partire davanti neanche una volta. Al massimo in seconda fila, ma solo un paio di occasioni, mentre il suo compagno di squadra è sempre partito davanti a lui, una volta anche in pole position, a Jerez.

E allora che gara sarà quella di Assen? Lorenzo ci arriva sullo slancio del poker di vittorie appena conquistato. Ma Rossi nell'ultima gara ha dimostrato una tenacia tale da preoccupare lo stesso Lorenzo. E se guardiamo più indietro? Ad Assen Rossi ha vinto 8 volte, contro le quattro di Lorenzo che oltretutto in Olanda, due anni fa cadde con la pioggia, rompendosi la clavicola. E proprio lì, forse, perse la sfida al titolo con Marquez.