Marc, ragazzino cresciuto sognando Rossi. Ora è sfida aperta

MotoGp

Paolo Lorenzi

Rossi si congratula con Marquez dopo il titolo vinto nel 2014 (Foto Getty)

Nell'ultima curva di Assen si sono scontrati due campioni che sono passato e futuro della MotoGP: Vale con 111 vittorie e 9 titoli; Marquez con 4 campionati e la prima gara vinta nel 2008, quando il Doc centrava l'8° Mondiale. Adesso il Sachsenring

Quel ragazzino con il poster di Valentino in camera non c'è più. Svanito, forse per sempre. Nel frattempo Marc è cresciuto e al suo idolo giovanile ha mostrato i denti di un campione affamato di vittorie. In quell'ultima curva di Assen si sono dati appuntamento due epoche e due campioni che rappresentato passato e futuro della MotoGP. Rossi con le sue 111 vittorie, i 9 titoli conquistati. Marquez con i suoi 4 titoli e la prima gara vinta nel 2008 quando il Dottore conquistava l'ottavo titolo di un carriera senza fine. Da una parte la storia di un campione di 36 anni, amatissimo e applaudito come una rock star. 

Dall'altra il talento di un 22enne acclamato come il nuovo fenomeno, con i suoi 46 successi, un numero simbolico, il numero di Rossi, il segno del destino che li ha messo a confronto in quell'ultimo giro. Gli scherzi, gli abbracci e i complimenti reciproci di questi anni erano solo l'attesa di quel momento. Il momento della verità. In campo e fuori dove i sorrisi lasciano il posto anche alle frasi più taglienti.

"Valentino es un perro viejo" ha dichiarato Marquez ai giornalisti spagnoli. Traduzione Valentino è un osso duro, molto astuto. Da lui c'è da imparare ha detto in Argentino e ribadito in Olanda. Sì, Marc ha capito a sue spese di che pasta è fatto Rossi. E quel poster del campione tanto amato forse adesso è finito sotto il letto. Marc ha capito la lezione. Difficile essere rivali e amici quando la posta è così alta.