Una storia lunga 90 anni: tutto sul circuito del Sachsenring

MotoGp

Paolo Lorenzi

Nel 2014 è stato Marc Marquez a festeggiare in Germania, con la nona vittoria consecutiva. Saprà ripetersi quest'anno, insidiando il trono di Rossi in testa alla classifica? (Foto Getty)

Il Motomondiale fa tappa in Germania, in uno dei tracciati principali delle due ruote, che qui hanno cominciato ad accendere i motori quasi un secolo fa. L'ultimo a trionfare è stato Marquez, protagonista ad Assen con Rossi. Ma attenti a Pedrosa...

Siamo in Sassonia, la parte orientale della Germania. Da queste parti le immagini delle moto scorrono da almeno 90 anni. Sì, quasi un secolo fa quei pionieri in occhialoni e guanti lunghi correvano sulle prime due ruote a motore su un tracciato stradale, poi battezzato Sachsenring. Ma il circuito vero e proprio doveva ancora venire. Nel frattempo il Gran Premio di Germania emigrò da un impianto all'altro.

Nel secondo dopoguerra i più famosi erano Hockenheim e il lungo e impegnativo Nurburgring, dove il grande Agostini riuscì a vincere sette gare. L'ultima volta, nel 1976 fu anche l'ultima sua vittoria con la MV 500. Moto con la quale Ago aveva fatto in tempo a vincere anche sul vecchio Sachsenring stradale, nel Gran Premio della Germania Est.

Il Sanchsenring come circuito moderno risale al 1996, ma il Motomondiale vi arrivò due anni più tardi, per rimanervi in pianta stabile fino a oggi. In questi 18 anni si contano diverse modifiche al percorso che anche nel 2014 fu oggetto di attenzioni per migliorarne la sicurezza. Con i suoi 3.671 metri quella del Sachsenring è inoltre la pista più corta di tutto il Motomondiale, aspetto che peraltro non ha impedito di corrervi gare spettacolari. Merito soprattutto dei piloti, in particolare di alcuni specialisti del circuito sassone, tra cui l'immancabile Valentino Rossi, Daniel Pedrosa e Mar Marquez, l'ultimo a vincere qui in ordine cronologico.