Lorenzo mago sull'asciutto, Dani eroico. Vale garanzia di spettacolo. LE PAGELLE

MotoGp

Davide Camicioli

GP Aragona nelle mani di Lorenzo, che chiude davanti a Pedrosa e Rossi (Foto Getty)
lorenzo_getty

Quando il meteo è dalla sua parte, Lorenzo è il migliore della classe: il GP d'Aragona è l'ennesima conferma delle doti (e dei limiti) del pilota spagnolo. Dani torna a far paura, Valentino non smette mai di far impazzire i tifosi. Marquez bocciato

Lorenzo 10 - Uno squalo bianco che divora tutti! Sei vittorie tutte allo stesso modo. Al comando dalla prima all'ultima curva. Quando tutto va come programmato non lo prende nessuno. Un difetto al 99? Se piove nel trittico asiatico (Giappone, Australia e Malesia) è inferiore a Rossi… Ma sull'asciutto non ha rivali.  

Pedrosa 9 - Una stagione da dimenticare, una giornata da ricordare. L'eroe è lui. Il vincitore morale dello spettacolo è Dani. Vince sul traguardo la sfida con Vale e il corpo a corpo quando nemmeno Nakamoto ci avrebbe scommesso uno Yen. Osa senza paura.

Valentino 8 - Perde il primo duello della stagione, ma ci regala sempre spettacolo. Ora ha solo 14 punti di vantaggio su Jorge e deve tornare al più presto a vincere, perché anche quelli della Honda si mettono di mezzo. Il pesciolino giallo risucchiato dalla fame dello squalo Lorenzo. Si va in Giappone e il compagno lo vuol trasformare in un prelibato sushi... Attento!

Marquez 4 - E’ l’essenza dello spettacolo, della follia, del talento, dell’adrenalina e del coraggio, ma stavolta esagera. Il suo errore è imperdonabile. E’ il futuro uomo-leggenda della MotoGp, ma quanta fretta in quella staccata al secondo giro. Perché? Istinto puro. Troppo…

Iannone 7,5 - Infiltrato e indemoniato. Di più non può fare. Va bene così, ma bisogna tornare a essere in bagarre per la vittoria come a inizio stagione. Sembrano passati anni luce, ma la speranza di vincere una gara c'è. Difficile, molto difficile, facciamo la danza della pioggia?

Dovizioso 6,5 - Un disastro prove e qualifiche. Meglio in gara, ma il distacco di 24 secondi dal vincitore è un abisso che speravamo di avere dimenticato. La lotta interna Ducati forse stimola, forse lo rende un po' nervoso.

A. Espargaro 6,5 -
Lotta e batte il fratello che partiva quarto sulla griglia di partenza. Dopo tanta fatica su una pista dove non avevano mai provato con la Suzuki ottiene punti importanti per la classifica, inseguendo sempre Paul e Crutchlow a quota 88 punti. Distanti 8 lunghezze. Si può fare...

Crutchlow 6 - Il miglior risultato delle ultime 5 gare. Ma da lui e dalla sua Honda ci si aspetta qualcosa di più. Forse esageriamo nella considerazione dell'inglese e del suo team. Acuti troppo pochi, delusioni tante.

Smith 5,5 - Parte decimo e arriva ottavo. Mai ad insidiare le prime posizioni. Dopo Misano sognavamo uno Smith sempre con i big. Illusi.

P. Espargaro 5
- Bravissimo in qualifica, frettoloso in gara. Commette un lungo che gli comprometterà le possibilità di arrivare tra i primi. Troppo talento sprecato. Rimandato.

Hernandez 6 - Dopo 8 gare torna nella top ten. L'ultimo avvistamento era a Misano. Ma non convince e vince il duello con il compagno Petrucci solo perché Danilo scivola via.

Vinales 5 - Comparsa.


Redding 5 - Torna sulla terra dopo il podio di Misano.


Bautista 6 - Vivace.


Laverty 5,5 - La solita minestra.


Hayden 6 - Esperienza.


Barbera 5 - Che fatica...


Baz 5,5 -
Fa quel che può.


Bradl 5 - Inconsistente.

 

Miller 5 - Gambero.


Di Meglio 5 - Penultimo.


Elias 4,5 -
Un ritorno in MotoGp da non raccontare: ultimo.


Abraham 4,5 -
Acciaccato, si ritira.


Petrucci 5 -
Prima volta ko, prima volta non a punti.


De Angelis 5 - Scivoloso.