Giappone, Australia, Malesia e Valencia: sono questi gli ultimi appuntamenti del Motomondiale. In MotoGP la lotta è ancora aperta, l'unica certezza è nella coppia che si gioca il titolo
Un'incredibile testa a testa lungo quattro Gran Premi. Forse è puro esercizio di stile cercare i fattori per i quali può essere favorito Valentino oppure Jorge. Sulla carta la pista stop&go di Motegi avvantaggia il maiorchino, mentre Phillip Island Rossi, poi la Malesia e Valencia dove partirebbero alla pari. Anche leggere nelle pieghe dei numeri che lo storico ci regala non ci dà una visione netta. Ovvio che i nove punti recuperati dallo spagnolo in un solo colpo ad Aragon hanno il sapore dell'abbrivio positivo per Jorge, anche se Rossi ha un bottino di 14 punti, utile molto più di quello che pare.
A Lorenzo per conquistare il titolo basterebbe vincere sino a Valencia, purchè arrivi davanti a Valentino sarebbero sufficienti due secondi e due terzi posti per aggiudicarsi il Mondiale. Rossi per agguantare il decimo titolo e scolpire il proprio nome nella storia più di quanto non lo sia già ha bisogno di altri 11 punti da strappare a Jorge prima di Valencia, oppure di finire davanti all'avversario in una gara e subito dietro di lui nelle restanti. La situazione non è confortevole per nessuno dei due, insomma, anche se di questo status ne beneficeranno senza dubbio i tifosi, visto che si prefigurano quattro duelli in cui per entrambi la pressione raggiungerà livelli assoluti.
Ma cosa farà spostare l'ago della bilancia dall'una o dall'altra fazione del box Yamaha? Velocità, nervi, talento, strategia anche sulla base del meteo e poi gli altri, da Marquez alla Ducati, che magari si possono frapporre tra i due e favorire il pesciolino giallo o lo squalo. Variabili troppo difficili per teorizzare. Puro esercizio di stile…