Rossi: "Lorenzo è vicino". Jorge: "Avrei potuto fare meglio"

MotoGp
Valentino Rossi fiducioso per la gara (Getty)
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Non c'è piena soddisfazione per Lorenzo al termine delle qualifiche della MotoGP: "Con una strategia diversa avremmo migliorato il tempo, Valentino è lento". Il "Dottore", invece, gongola: "Se sono così vicino vuol dire che sto andando bene". Marquez: "Yamaha migliori, perdiamo in accelerazione"

"Sono contento di questo secondo posto: abbiamo fatto molti progressi, soprattutto al mattino sulla frenata. Poi, al pomeriggio, peccato per quell'errorino all'ultimo giro, ho voluto strafare e ci ho rimesso un decimino: vedersi sfuggire la pole per così poco fa male. Ma va bene lo stesso, perché sono comunque competitivo". E' il commento di Valentino Rossi dopo le qualifiche del Gran Premio del Giappone, nelle quali si eè piazzato a 81 millesimi dal compagno-rivale della Yamaha, Jorge Lorenzo.

"Alla vigilia, per un secondo posto avrei messo la firma - continua Rossi - Motegi è una pista favorevole a Lorenzo: quindi se sono liì, vuol dire che sto andando bene. Ho fatto una buona strategia, ero al posto giusto nel momento giusto: ma quando sei competitivo, le strategie è facile farle. Ora manca la cosa più importante: la gara. Sulla carta, posso giocarmela con Jorge. Purtroppo dicono tutti che pioverà, ma io spero di no: sull'asciutto sarebbe meglio".

Gioia contenuta, intanto, per Lorenzo: nella sua analisi a caldo lo spagnolo non nasconde un certo disappunto per avere Rossi tanto vicino e sembra riferirsi ad un problema di traiettorie, che sarebbero state più favorevoli al rivale. "Il tempo - spiega Lorenzo, che corre con una spalla lussata - è buonissimo, certo, ma con una strategia diversa avrei potuto fare ancor meglio, perché Valentino in realtà è più lento. Diciamo che non è stata la pole più entusiasmante della mia vita. Domani comunque, se non pioverà, potrò far bene: ho un buon ritmo, siamo migliorati molto durante queste prove".

Il connazionale Marc Marquez è a sua volta alle prese con i postumi della frattura ad un dito della mano sinistra. "Sento fastidio - ammette il campione del mondo della Honda - ma non è un problema. Le Yamaha sono un passo avanti, noi perdiamo in accelerazione: dobbiamo lavorare sul set up".