Vale, sogno Mondiale: Phillip Island è la sua isola del tesoro

MotoGp
Valentino Rossi e Jorge Lorenzo verso il GP d'Australia (Foto Getty)

In Australia nuovo capitolo del duello tra Rossi e Lorenzo. Il derby Yamaha potrebbe essere decisivo per l'assegnazione del titolo, ma il Dottore frena: "Meglio affrontare il campionato gara dopo gara"

Phillip Island, dove vinse cinque volte di fila dal 2001 al 2005 e poi ancora l'anno scorso, può diventare l'isola del tesoro per Valentino Rossi, il pluricampione che a 36 anni punta al traguardo del decimo mondiale. Leader della classifica fin dalla prima gara della stagione, in sella alla sua Yamaha il Dottore è andato sempre a punti, mancando una sola volta il podio, e ora intende mantenere questo ritmo così redditizio concentrandosi su un passo per volta. Lo ha ribadito anche oggi, dove con il suo team ha cominciato a preparare la corsa di domenica: "Penso sia meglio affrontare il campionato gara per gara, concentrandomi ora su Phillip Island e cercando di tirarne fuori il meglio - ha detto Rossi -. Spero in un buon fine settimana come l'anno scorso e di fare una buona gara per arrivare sul podio davanti a Lorenzo".

Il momento - Vincere sarebbe importante ma non sarebbe indispensabile, troppi trofei riempiono il ranch di Tavullia, a meno che non serva a precedere il suo compagno e rivale. Lorenzo per quanto veloce e temibile ha mostrato anche di non essere lucidissimo nei momenti topici. E' successo a San Marino, dove ha gettato al vento una buona occasione cadendo a pochi giri dalla fine quando Rossi era andato un po' in confusione, e si è ripetuto in Giappone domenica scorsa, quando per troppa foga ha distrutto gli pneumatici, facendosi passare da Pedrosa e dall'italiano. "In un'altra gara strana a Motegi ho perso punti importanti ma mi sento ancora pienamente in corsa per il titolo", ha affermato oggi il maiorchino, che si sente ancora in corsa. "Se saro' in grado di vincere le prossime tre gare e Rossi dovesse fare un errore posso ancora vincere il Mondiale. Diciotto lunghezze di svantaggio non sono poche da recuperare, ma ci provero' in tutti i modi".

I due rivali - Sanno che a Phillip Island è bello gareggiare ma anche complicato e in questi giorni lavoreranno ossessivamente per preparare le loro Yamaha. "Quella di Phillip Island è una pista molto particolare - ha confermato Rossi - Mi piace, ma è sempre difficile trovare la giusta regolazione della moto e le condizioni sono spesso complicate, tra vento forte e temperature basse". Lorenzo, che ha anche lui sottolineato le particolarità della pista australiana e la particolare cura che serve per preparare la due ruote, prevede una gara "interessante", perché sia lui, vincitore nel 2013, sia l'italiano vi si trovano a loro agio. La vittoria di Dani Pedrosa in Giappone, pur legata alle particolari condizioni della corsa, rilancia le speranze della Honda di chiudere la stagione con altri acuti, con Marc Marquez che, persa ogni speranza di confermarsi campione del mondo, ha voglia di togliersi qualche soddisfazione. In Australia nessuno dei due ha mai brillato, ma domenica potrebbero essere l'ago della bilancia tra i due contendenti della Yamaha. Più difficile che sul podio finiscano le Ducati, nonostante la buona volonta' di Andrea Dovizioso a Andrea Iannone.