Vale, niente sconti: a Sepang partire subito bene o sono guai
MotoGpIl Motomondiale ha appuntamento con il penultimo atto della stagione in Malesia: una tappa cruciale, potenzialmente decisiva per il titolo. L'obiettivo di Rossi è battere Lorenzo nelle sessioni di libere e qualifiche, per evitare l'ennesima rimonta in gara
Il Dottore a Phillip Island ha richiamato il gruppo, chiesto il massimo impegno perché gli errori si pagano, individuando nel lavoro del team il primo motivo della sconfitta. Prove e qualifiche sono il lato debole di Rossi, quasi sempre costretto a schierarsi in gara alle spalle del rivale Lorenzo. Quest'anno è capitato 15 volte su 16, con l'eccezione della sola eccezione del GP olandese, dove Rossi ha dominato fin dalle prove.
Nel resto della stagione Valentino ha sempre rincorso l'avversario, più veloce a trovare la messa a punto fin dal venerdì. Lorenzo ha chiuso la maggior parte dei turni di libere davanti a Rossi. È successo 12 volte in FP1, 14 volte in FP2 e altrettante in FP3. In qualifica non è andata meglio. Rossi pareggia i conti solo in gara dove talento, carattere ed esperienza possono colmare lo svantaggio.
Ma come sarebbe finita partendo meglio? Rossi se lo chiede soprattutto adesso, alla vigilia di una sfida cruciale. In Malesia Valentino non può permettersi di partire indietro, con la prospettiva dell'ennesima faticosa rimonta, con Lorenzo determinatissimo a stargli davanti, Marquez che spaventa, Pedrosa da non sottovalutare e una ducati che lo preoccupa. La squadra è avvisata: vietato sbagliare.