Fenati compleanno (forse) con sorpresa: "Preferisco una pizza"

MotoGp

Anna Maria Di Luca

Romano Fenati parteciperà al suo quinto mondiale consecutivo di Moto3 (Getty)
Fenati

Il pilota marchigiano compie 20 anni, ed è alla sua terza stagione con lo Sky Racing Team VR46. Sugli ultimi due Mondiali: "Sono stato da 7 ma per il 2016 punto al top"

Un'altra festa, dopo quella di Capodanno. "Si ma questa potrebbe essere a sorpresa" - esclama Romano Fenati che venerdì compie 20 anni. E con un po' di timore aggiunge: "Ufficialmente so che andremo a mangiare una pizza con gli amici per festeggiare, ma qualcosa mi dice che avrò una grossa sorpresa, una festa a sorpresa... speriamo di no". Ride, il pilota di Ascoli Piceno alla sua terza stagione con i colori di Sky. Timido e audace allo stesso tempo, a Fenati non piacciono molto i riflettori, ma gli amici si. Con loro ha trascorso l'ultimo dell'anno in un casale che avevano fittato nella campagna marchigiana: "E'andato tutto bene, siamo stati accorti e ci siamo divertiti molto senza fare danni", precisa. Da buon capricorno è orgoglioso ed è molto attaccato al suo lavoro. "Dal 2016 so bene cosa voglio, o meglio cosa chiedo a me stesso: unire le cose migliori delle due stagioni che ho fatto con lo Sky Racing Team Vr46 e realizzarne una che sia al top. Punto ad avere la stessa costanza che mi ha caratterizzato lo scorso campionato con le vittorie che ho raggiunto nel 2014, anche qualcuna in più, sarebbe il massimo"

 

Dai un voto alle tue due stagioni

"7 ad entrambe, in effetti. In una ho vinto molto, nella seconda ho appreso cosa significa avere un passo più stabile. Il cambio di squadra avvenuto per lo scorso mondiale mi ha stimolato, con Pablo (Nieto, team manager ndr) e Pietro(Caprara, capotecnico ndr) ho imparato a non buttare via nessuna gara, anzi ho cercato di farle fruttare tutte, sono riuscito a gestirmi meglio. Mi hanno dato nuovi imput".  

 

Altro insegnamento determinante per te?

"Ho conosciuto un metodo di lavoro diverso e innovativo, che si addice di più al motociclismo moderno, e che si basa sulla ricerca continua di nuove soluzioni. Uno step importante che mi permette di approcciare la nuova stagione e provare ad essere 'costantemente vincente'. Vorrei tutto al top: moto, squadra ed io stesso e vincere 18 gare su 18... (ride), non è possibile certo, ma ci proviamo".  

 

Il 20 Marzo si inizia nuovamente dal Qatar per poi finire a novembre a Valencia, ora che li conosci meglio, ci sono circuiti che preferisci più di altri?

"Ho sfatato anche le mie bestie nere. Si diceva che Sepang e Sachsenring non mi andavano proprio giù, ed invece nel 2015 ho fatto bene in entrambi i GP (4° in Germania e 5°in Malesia. Nel 2014 era caduto  sul circuito tedesco e era rientrato ai box negli ultimi giri del GP malesiano n.d.r). Comunque quello che mi piace di più, a parte ovviamente il Mugello che dà anche emozioni uniche, è Philip Island".  

 

Chi principalmente terrai d'occhio in questa nuova avventura?

"Gli italiani sono forti: Antonelli, Bastianini ma anche Quartararo e Navarro. Ma non bisogna sottovalutare nessuno, ci può sempre essere un jolly che viene fuori al'ultimo momento e ti spiazza".

 

Un anno puntando alla vittoria del mondiale e poi nel 2017 il salto nella categoria successiva, ma non avresti preferito confrontarti direttamente con la MotoGp?

"Intanto mi concentro sulla Moto3.  Per la Moto 2 c'è ancora un po' di tempo e comunque no, non l'avrei preferito, il passaggio intermedio è importante, forma di più. Fare un salto troppo lungo è un rischio che non va preso, lo farò quando sono pronto".

 

Per il tuo compleanno noti qualcosa di diverso adesso che sei più conosciuto?

"Si, gli auguri dei fans, sono tanti e la cosa mi fa veramente piacere".