Viva Carletto: tutto Fenati, motori e marmellata...

MotoGp

Anna Maria Di Luca

Carletto Micheli, pesarese, con Aprilia 250cc fu artefice dei trionfi mondiali di Valentino Rossi e Marco Melandri
Carletto_micheli

Dal 2014 con lo Sky Racing Team VR46, conosce bene la scuderia ed ama molto il suo lavoro, nel giorno del suo compleanno, Carlo Micheli confessa di rivedersi nel pilota di Ascoli Piceno: "schietto e verace". E ci svela anche l'altra sua grande passione: fare conserve

Era il 1986  e lui, Carlo Micheli, detto Carletto, lavorava già per un Motomondiale. "La meccanica è la mia passione da sempre, sono curioso, mi piace smontare e montare, ho studiato all'Istituto Professionale e mi è servito, e le cose vere le ho imparate sul campo". Carletto è meccanico specializzato di Romano Fenati, nato a Pesaro,  ha dedicato la sua vita ai motori: "Da ragazzino giravo spesso in moto, mi sarbbe piaciuto gareggiare, ho tentato ma i soldi erano pochi  e non sono riuscito a metterla in pista. Mi creda ce ne vogliono davvero tanti per essere competitivi, non me lo potevo permettere."  Vive a un quarto d'ora da Tavullia, dal quartier generale anche dello Sky Racing Team Vr46. Lo abbiamo raggiunto mentre preparava la marmellata.

 

Marmellata d'arancia?

La preferisco, quella amara. Ho fatto venire le arance direttamente dalla Sicilia, sono le più buone, questo è il periodo giusto. Ho svuotato le arance, preso il succo, tagliato la scorza, messa a cuocere per un paio d'ore. Una volta pronta la metto in barattoli di vetro e la faccio andare a bagnomaria, serve a conservarla a lungo.

 

Le piace cucinare...

"Chi mi conosce da tanto ha avuto modo di assaggiare quelo che faccio, essendo spesso in giro per il tipo di lavoro, ci si riusnisce anche davanto aun una buona tavola. Purtroppo ora di tempo ce n'è veramente poco, il team di Sky non sa cosa si perde." ( ride)

 

Come è nata la passione per i motori?

"La curiosità è all'origine di tutto. Volevo capire come erano fatti, come venivano lavorati i materiali, insomma scoprire i segreti"

 

Un atteggiamento che l'aiuta anche nella vita quotidiana

"Se le dico che in casa sono come un maggiordomo... per qualsiasi inconveniente domestico mi chiamano, un tutto fare, ma la cosa mi diverte"

 

Voleva correre, non ha rimpianti?

"No, mi piace stare dietro le quinte. Svolgo un lavoro intenso, quando si arriva a sera è come se avessi scaricato due camion, la tensione è alta, bisogna essere sempre concentrati. La messa a punto è strategica, ci vuole velocità e precisione, alla fine si è distrutti".

 

Il 20 marzo parte il Mondiale 2016, la moto è giusta per Romano Fenati?

"La  KTM ha rispettato le misure rilevate nell'ultima parte dello scorso campionato, Romano si è trovato subito bene, penso abbiano lavorato per il verso giusto. Finora ci sono stati solo test privati, a Valencia e a Jerez de la Frontera, sono andati bene e se il buon giorno si vede dal mattino è stato sicuramente un buon giorno".

 

Ci dica di Romano

"Mi piace, è uno vero e verace. Non ha paura di niente, in lui rivedo me quando ero ragazzino, è uno spontaneo allo stato brado, dico io. Mi ascolta, anche se poi fa tutte le sue valutazioni e spesso decide lui. Con lui si parla bene, non è un tipo scontroso".

 

La gioia più grande che gli ha dato?

"La gara in Argentina di due anni fa, fu magistrale, una lotta incredibile, mi vennero le lacrime. E poi ogni sua rimonta, ne fa tante, mi fa venire la pelle d'oca".

 

Si punta alla vittoria del Motomondiale?

"I tempi sono maturi. La scommessa di Romano è vincere, la nostra è quella di portarlo al successo nel Campionato 2016, ce la metteremo tutta come al solito"

 

In ogni caso, poi, sarà Moto 2

"Si, lui è pronto. E se mi vuole lo seguo volentieri. Al contrario, continuerò a lavorare con i ragazzini, mi piace comunque".