Lorenzo in Ducati, la mossa che divide i tifosi italiani e spagnoli

MotoGp

Guido Meda

Jorge Lorenzo vincerà anche in Ducati? (Getty)

Il trasferimento del campione del mondo in Ducati per le prossime due stagioni ha del clamoroso: si è superato il confine tra l'essere spagnolo e l'essere italiano. Per lui, sanguigno spagnolo, la più caratteriale delle italiane

Persino Pulcinella , che coi segreti ha un certo rapporto, si era stufato di sentir parlare di Lorenzo alla Ducati. Ora che la notizia c’è per davvero e Pulcinella si è levato di mezzo possiamo finalmente parlare di trasferimento clamoroso, per la mole di valenze che si porta addosso. Jorge Lorenzo alla Ducati, per due anni (2017-2018), è la prima maniera di valicare un confine, quello tra l’essere spagnolo e l’essere italiano dopo il finale bellicoso dello scorso anno. Così lo spagnolo Lorenzo, fortissimo e caratteriale, sposa ora la più affascinante e caratteriale delle italiane.

I ducatisti puri volevano di più Stoner, ma Stoner a sua volta non vuole tornare a correre. La soluzione migliore era , giustamente, questa. Lorenzo tra un anno sottolineerà in Italia l’alternativa a Rossi; marchio opposto a marchio, Ducati opposta a VR46, in un confronto che - senza poter prescindere da altre squadre e altri piloti già forti o in via di fortificazione - sarà per forza esaltante.

La logica dell’ingaggio però è più elementare delle passioni individuali e delle divergenze nazionalistiche: reputando di avere finalmente una moto competitiva e vincente a Dall’Igna e alla Ducati serviva uno dei migliori quattro piloti al mondo. Marquez lo è, Lorenzo lo è. Hanno contattato entrambi e convinto il secondo. Il trionfo di Ducati è quello di esserci riusciti offrendogli un progetto tecnicamente affidabile, rassicurante e competitivo in un momento in cui Jorge e la Yamaha - che aveva appena riconfermato Rossi- cominciavano a starsi stretti a vicenda. Oddio, poi sarebbe poco realistico parlare solo di amore puro. In un biennale da 25 milioni di euro ce n’è per mantenerci di lusso Lorenzo e qualche generazione di Lorenzini a venire. Va considerato, ma quale pilota top non fa bene i propri conti?

Lorenzo monterà in sella alla Ducati nei test di novembre, dopo l’ultima gara di Valencia. Allora sapremo già da un po’ se sarà campione del mondo, chi tra Iannone e Dovizioso gli siederà accanto nel box, chi (forse Vinales) ne prenderà il posto prestigiosissimo in Yamaha, se la Yamaha lo avrà aiutato a vincere prima di dirgli addio. In bocca al lupo. A tutti.