Ducati, così non va: bilancio in rosso dopo quattro gare

MotoGp

Paolo Lorenzi

Le difficoltà delle prime gare della Ducati sonno innegabili, ma è presto per alzare bandiera bianca (foto Getty)

Nonostante i buoni auspici dopo i test invernali, Iannone e Dovizioso hanno avuto molte difficoltà nelle prime tappe del Mondiale. Le cause? La sfortuna, il difficile rapporto con le gomme, l'affidabilità delle moto

Il bilancio delle prime quattro gare della Ducati ha lo stesso colore della moto. Rosso, a dispetto di una stagione partita sotto i buoni auspici dei test invernali. Ma i 48 punti messi insieme dalla coppia Iannone-Dovizioso stridono a confronto dei 117 punti accumulati nelle prime parte  del 2015. La domanda, inevitabile, è che cosa ha condizionato, fino qui, il cammino delle moto bolognesi.

 

I motivi delle difficoltà - I motivi possono essere diversi, a cominciare dalla sfortuna incredibile che ha colpito Dovizioso, messo a KO persino dall'esuberanza del compagno di squadra in Argentina e dopo ancora, in Texas, da un errore di Pedrosa, e infine in Spagna, messo fuori gioco da una rottura meccanica imputabile, però, all'affidabilità della Ducati. Che da parte sua,  può lamentare un difficile rapporto con le gomme Michelin, diverse da quelle provate a inizio stagione e troppo dure per la Desmosedici  che fatica  a trovare l'equilibrio ottimale.

 

Presto per arrendersi - Questo, infatti, sembra, il punto dolente. L'equilibrio tra moto, gomme e piloti, risultati a parte, stressati anche dalle novità del mercato. Ma guai a perdere la speranza, Dovizioso ne è convinto: up sound. Insomma, è troppo presto per alzare bandiera bianca. Se sono rose, rosse ovviamente, fioriranno, e un mazzo glielo porterà volentieri Jorge Lorenzo, tutto preso dalla sua Yamaha, per ora, ma con un occhio attento anche al box delle rosse