Rossi rilancia: "Pronto a lottare fino alla fine"
MotoGpINTERVISTA ESCLUSIVA. Alla vigilia del weekend del Mugello il pilota della Yamaha rilancia la sfida ai suoi avversari: "Mi sento bene e vorrei essere competitivo fino alla fine". Sui tifosi italiani pronti a dargli manforte: "Che tifino come sempre ma rispettino gli altri piloti"
Valentino Rossi, si sa, è idolo incontrastato di moltissimi fan in giro per il mondo, ma al Mugello, dove da domani inizierà il lungo weekend del Gran premio d'Italia, è sempre più difficile muoversi anche nel paddock, luogo in teoria frequentato da addetti ai lavori e 'qualche' ospite. "E' una cosa bellissima, ma lo scorso anno - ha raccontato il 'Dottore' - ho fatto veramente fatica, c'era troppa gente, era molto difficile muoversi nel paddock. Era più una battaglia arrivare dal motorhome al box che correre il Gp in pista. Tutto questo toglie concentrazione. I tifosi italiani sono molto caldi, talvolta anche troppo, e quando devo raggiungere il camion per mettermi la tuta ricevo spinte, botte, urla. Già arrivare a destinazione è un buon risultato. Spero che quest'anno vada meglio ma ho dei dubbi".
Anche se non sarà facile trovare la giusta concentrazione, Rossi dovrà colmare il più velocemente possibile il gap di 12 punti col leader della classifica Jorge Lorenzo e di 7 con Marc Marquez. L'unico modo sarà arrivare davanti a entrambi a cominciare proprio dal Gran premio di casa: "Il Mugello è stata una pista fantastica per me fino al 2008 - ha proseguito Rossi - poi però negli ultimi anni non sono stato abbastanza competitivo. Quest'anno mi piacerebbe essere in lotta per la vittoria".
Poi una battuta riguardo al fatto che a Lorenzo e Marquez siano state affiancate delle guardie del corpo per arginare eventuali eccessi da parte dei tifosi di Valentino: "Secondo me sono inutili, è più il casino che si fa prima rispetto a quello che poi accadrà davvero. L'importante è comportarsi in modo intelligente, tifare o non tifare senza esagerare. Il rispetto per i piloti, prima di tutto!".