Mugello FP1: pista umida, Sky Racing Team VR46 ok

MotoGp
Il box dello Sky Racing Team VR46 (Milagro)
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MOTO3. Nella prima sessione di prove libere del Gran Premio d'Italia Bulega (5°), Migno (16°) e Fenati (20°) scoprono le insidie dell'asfalto tral'asciutto e il bagnato

Condizioni miste asciutto-bagnato hanno caratterizzato l'inaugurale turno di prove libere della classe Moto3 all'Autodromo Internazionale del Mugello con diverse sorprese in cima al monitor dei tempi. Con il vincitore del GP d'Argentina Khairul Idham Pawi leader alla conclusione dei 40 minuti di attività confermando il gran feeling in condizioni di scarsa aderenza, lo Sky Racing Team VR46 ha cercato di percorrere più chilometri possibili stando lontano dal correre rischi inutili: Nicolò Bulega è 5°, Andrea Migno 16° mentre Romano Fenati stacca il 20° tempo.

 

Bulega 5° allo scadere - Sul tracciato dove si è aggiudicato due titoli in carriera (PreGP 125cc 2 tempi nel 2012, l'anno successivo nella 250cc 4 tempi), Nicolò Bulega in 2'10"288 si è ritrovato quinto nella graduatoria dei tempi in questa sua prima presa di contatto al Mugello in sella ad una Moto3. Chiude invece sedicesimo Andrea Migno (2'11"556), su questi livelli anche Romano Fenati (2'11"672), ventesimo e, saggiamente, senza prendersi alcun rischio aspettando il miglioramento delle condizioni della pista nella FP2 prevista a partire dalle 13:10.

 

Pablo Nieto: "Ecco perchè siamo scesi in pista" - Da Team Manager Pablo Nieto ha motivato la decisione di percorrere più giri possibili nonostante l'asfalto a tratti asciutto, a tratti bagnato. "E' la nostra gara di casa e dobbiamo dare il 100 %", ha spiegato Pablo Nieto. "In queste condizioni particolari è sempre importante girare. Bulega qui al Mugello non scendeva in pista dal 2013, non l'aveva mai fatto con una Moto3, pertanto per lui è fondamentale percorrere più chilometri possibili. Discorso analogo per Migno che in queste condizioni miste asciutto-bagnato ha faticato in passato, gli serve girare e l'ho visto abbastanza bene in queste prime uscite. Quanto a Romano, in Argentina con condizioni analoghe non ha fatto la cosiddetta 'gara della vita', di conseguenza anche per lui impratichirsi del limite della pista su asfalto umido è cruciale".

 

Pawi primeggia - Specialista delle condizioni di scarsa aderenza, il malese Khairul Idham Pawi dopo la vittoria di Termas de Rio Hondo si è confermato il riferimento in queste particolari condizioni staccando il best lap di 2'09"992 a precedere il proprio compagno di squadra Hiroki Ono, terzo tempo per Francesco 'Pecco' Bagnaia in qualità di miglior italiano. Nella top-10 si è rivisto anche Karel Hanika (4°) mentre Lorenzo Dalla Porta, convocato in sostituzione dell'infortunato Philipp Oettl, ha staccato il settimo crono.