Pole, giri in testa e punti: Fenati può sorridere
MotoGpMOTO3. Nel primo scorcio del campionato Romano è stato il migliore tra i piloti azzurri e, in assoluto, vanta il maggior numero di tornate condotte al comando dei primi 7 GP: elementi per pianificare una gran seconda parte di stagione
A suffragio del rendimento agonistico di un pilota nell'arco di un determinato periodo di tempo i risultati, abbinati ad alcune statistiche meritevoli di attenzione, sono l'elemento imprescindibile per ogni tipologia di analisi. Lo sono, a maggior ragione, per Romano Fenati, verso il giro di boa della stagione 2016 confermatosi il pilota italiano di riferimento del Mondiale Moto3 con una serie di traguardi prestigiosi finora conseguiti: dal numero di giri condotti in testa fino ai punti totalizzati, l'ascolano dello Sky Racing Team VR46 può abbozzare un sorriso per il prosieguo del campionato.
Performance consolidate - Al suo terzo anno consecutivo con la scuderia di Sky ed indicato tra i legittimi pretendenti al titolo iridato, Fenati ha ulteriormente consolidato le performance espresse nel precedente biennio. In crescita (di gran lunga) è in primis il rendimento in qualifica: per anni non ritenuto uno specialista del time attack, quest'anno è stato in grado di aggiudicarsi già due pole position (Losail e Mugello) scattando complessivamente in tre distinte occasioni su sette Gran Premi dalla prima fila. Un segnale del feeling instaurato con la squadra e con una KTM decisamente più congeniale al suo stile di guida ribadito dal numero di giri trascorsi in testa alle gare sin qui andate in archivio: ben 41 contro di 34 di Jorge Navarro ed i 31 di Brad Binder, primatista assoluto di questa speciale graduatoria. Un dato emblematico di come Fenati sia costantemente nel gruppo che conta della Moto3, tanto da aver condotto per almeno 1 giro ben 5 delle 7 gare disputate (trionfale trasferta ad Austin compresa) con le sole eccezioni di Termas de Rio Hondo e Jerez de la Frontera.
Pesa il doppio zero - Rispetto allo stesso periodo del 2015 cresce inoltre il bottino di punti totalizzati (80 contro 75), sebbene in ottica-campionato pesa non poco il doppio-zero maturato tra Termas de Rio Hondo (scarsa fiducia in sella su pista resa insidiosa dalla pioggia) ed il ritiro al Mugello. Con Binder che finora non ha sbagliato un colpo, Fenati inevitabilmente accusa uno svantaggio di 67 lunghezze dalla vetta, confermandosi tuttavia il miglior pilota italiano in classifica.
Lo slancio verso la seconda parte di stagione - Questa consolidata base di partenza potrà garantire a Romano Fenati di andare all'attacco dei restanti 11 eventi del calendario. La top-3 in campionato è un obiettivo ampiamente alla portata e rappresenterebbe il suo miglior piazzamento in carriera nel Motomondiale, discorso analogo per lo Sky Racing Team VR46.