MotoGP, Marquez vince in Australia: può essere arbitro della sfida Bagnaia-Martin

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Nessuno sconto o favore nel duello mondiale tra Martin e Bagnaia. La gara in Australia sia da insegnamento: a Phillip Island è prevalsa l'irrefrenabile sete di vittorie del campione spagnolo, che a questo punto potrebbe essere arbitro involontario della sfida tra Jorge e Pecco per il titolo 2024

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Marc non fa sconti né favori nel duello tra Martin e Bagnaia. Domenica in Australia non ha chiuso il gas dietro il suo connazionale, dopo aver superato senza problemi l'italiano. Ha attaccato Martin, senza preoccuparsi di cosa avrebbero pensato gli spagnoli in quel momento. L’irrefrenabile sete di vittorie ha prevalso, d’altronde l’istinto del caimano catalano è risaputo. E quest’aspetto può rivelarsi una variabile inattesa nella sfida iridata.

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Le prossime due gare si correranno su circuiti dove il meteo può metterci lo zampino, come è successo a Phillip Island, aumentando le sue possibilità di successo. Perché, ormai è chiaro a tutti, l’incertezza frena gli altri, non lui, il più lesto ad adattarsi quando le condizioni mutano all’improvviso. Quindi, escluderlo dal pronostico per il podio sarebbe un grave errore. A questo punto della stagione, anche in condizioni di sole, Marquez potrebbe quindi diventare l’involontario arbitro del confronto tra Martin e Bagnaia. E forse, tra i due, proprio il suo futuro compagno di squadra potrebbe pagarne lo scotto maggiore. Perché Pecco ha bisogno di fare il maggior numero di punti possibili, fino a Valencia, e Marc potrebbe invece levargliene un po’, mentre a Martin è sufficiente amministrare il vantaggio, cercando di perderne il meno possibile.

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