Promossi e bocciati: il pagellone di metà anno
MotoGp
Da Marquez a Viñales, ecco l'analisi dopo 7 gare dei protagonisti del Motomondiale. Aprilia alla disperata ricerca del podio, alla Ducati manca sempre qualcosa per puntare alla vittoria
I pronostici, si sa, son fatti per essere smentiti. Chi avrebbe puntato sul primato di Marquez dopo sette gare? Il catalano non ha vinto di più, ma ha lasciato per strada meno punti. Merito suo, di un pizzico di fortuna, certo, ma anche di un atteggiamento nuovo, più prudente come si è visto a Barcellona dove ha badato alla classifica, rinunciando a un rischioso duello finale con Rossi.
Dato per favorito in Qatar Lorenzo si trova invece a inseguire, nonostante tre vittorie in sette GP, ma seppure velocissimo il maiorchino è parso a disagio sulle sue piste, a Jerez e Barcellona, incidente a parte, dove ha sofferto il calo dei penumatici e quel nervosismo di fondo che talvolta riemerge.
Ma chi ha più da recriminare è Valentino Rossi, che al Mugello ha perso un'occasione d'oro causa rottura motore. Il Dottore targato 2016 è però in corsa, molto più forte in qualifica rispetto al 2015, altrettanto motivato e anche in grado di vincere con margine come a Jerez e a Barcellona. Vittoria che sembra ancora lontana per i ducatisti.
Con quattro zeri in sette gare Iannone può però prendersela solo con sè stesso. Molto più dello sfortunato Dovizioso, che lo precede di un punto, ma nel complesso la Ducati ufficiale resta un enigma. Nella classifica a squadre è preceduta dalla Suzuki, in crescita ma poco concreta per ora. Forte in prova, meno in gara, ha ottenuto un solo podio con Viñales. Podio che pare un miraggio invece per l'Aprilia, bella ma incompiuta, e con tanto lavoro ancora da fare.