Sachsenring, futuro certo per i team indipendenti

MotoGp
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Firmato in Germania l'accordo tra Irta, Dorna e team indipendenti che garantisce fino al 2021 il futuro alle squadre che non sono una diretta emanazione dei costruttori. Tre i team italiani coinvolti: Pramac, Gresini e Cecchinello. Finanziamenti raddoppiati dal 2017

Firmato ed annunciato al Sachsenring l’accordo tra IRTA, l’associazione  dei team, e tutte le squadre indipendenti (quindi non factory) della MotoGP,  con il sostegno ovviamente dell’organizzatore del mondiale Dorna. Nulla di nuovo, trattandosi dell’ufficializzazione di quanto si sapeva, ma non per questo meno rilevante: dal prossimo anno e fino al 2021 le 7 squadre indipendenti (LCR Cecchinello, Gresini, Marc VDS, Avintia, Aspar, Pramac e Tech3) avranno il posto assicurato in griglia (”exclusive right to participate”) e riceveranno un sostanzioso finanziamento.

 

Dorna garantirà ben 2.2 milioni di euro per ciascuna moto presa in leasing dai vari costruttori (Honda, Yamaha, Sukuki, Aprilia, Ducati, KTM), raddoppiando il contributo annuale. Con questi soldi i team indipendenti copriranno il costo della moto e dei relativi ricambi, mentre le spese per l’ingaggio dei piloti, per la logistica e la squadra saranno da coprire con gli sponsor.

 

Ribadito anche il numero massimo di posti in griglia: 24. Siamo già a 23 moto per il prossimo anno con l’ingresso di KTM (e non si andrà oltre), quindi resta libero uno slot dal 2018 per il quale sta lavorando Lucio Cecchinello con il suo team LCR. Espressamente evidenziato da Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna Sports, che in caso di ingresso o rientro di un nuovo costruttore, questo troverà posto in griglia solo accordandosi con uno dei 7 Independent team.

 

L’accordo IRTA, Dorna e squadre indipendenti è certamente un passo importante per garantire la stabilità del motomondiale dando “ossigeno” ai team satellite che coprono metà dello schieramento, scongiurando quindi il rischio di tornare ai tempi bui delle griglie di partenza striminziate.