Una Ducati vincente? A Brno a caccia di conferme

MotoGp

Sandro Donato Grosso

L'autore della vittoria in Austria, Iannone, nella prossima stagione sarà in Suzuki (Getty)
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Dopo il successo in Austria si torna subito in pista in Repubblica Ceca. L'occasione per valutare se la casa di Borgo Panigale può aprire un nuovo ciclo vincente sotto la gestione Dall'Igna. Ma Iannone porterà in Suzuki anche il suo capomeccanico

La portata storica del successo della Ducati genera una scia di festeggiamenti e altrettante considerazioni. Mentre i vertici di Borgo Panigale incassano le incoraggianti manifestazioni di stima del Gruppo Audi (proprietario di Ducati) il team sta per ricomporsi a Brno in Repubblica Ceca. Ritornare subito in pista significa iniziare a capire se la vittoria è stata sporadica e figlia di condizioni favorevoli o davvero si è aperto un nuovo ciclo a firma Gigi Dall'Igna.

L'autore dell'impresa, Andrea Iannone, è tornato a Ibiza per uno scampolo di vacanza glamour e rientra giovedì quando lo ritroveremo nella conferenza stampa ufficiale. Ad attenderlo anche Marco Rigamonti il suo capotecnico col quale ha un feeling assoluto; non a caso hanno condiviso la rischiosa ma vincente scelta di una gomma morbida in gara. E la loro storia continuerà anche in Suzuki visto che "il Riga" (come lo chiamano nel paddock) quarantenne ingegnere meccanico della povincia di Lecco, ha deciso di continuare a seguire il suo pupillo col quale ha condiviso l'esperienza anche nel team satellite Pramac.

La scelta non è stata condizionata dalla vittoria visto che il contratto è stato firmato nella pausa estiva. Bene per Iannone e per la Suzuki forse meno per la Ducati perché perde un uomo, approdato a Borgo Panigale da dodici anni, che porta con se competenza e di certo informazioni utili. Ma per un ingegnere che va via uno che rientra in famiglia... E' Cristian Gabarrini, attuale capotecnico di Miller ed ex di Stoner, sará lui a gestire le scelte tecniche di Jorge Lorenzo dal 2017.