Dalla Porta: "Correrò forte per Valentino"

MotoGp

Anna Maria Di Luca

Sky Racing Team VR46, da sinistra: Dalla Porta, Bulega, Nieto e Migno
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L'INTERVISTA. Lorenzo, 19 anni di Montemurlo, a Silverstone scende in pista nel Motomondiale Moto3 per la terza volta in questa stagione, ma al GP di Gran Bretagna è sulla KTM dello Sky Racing Team VR46: "Non sono più un sostituto, potrò mostrare cosa so fare"

Quando lo abbiamo raggiunto era rientrato da pochissino da Portimao, il sesto appuntamento del Campionato Europeo di Velocità (CEV), dove Lorenzo Dalla Porta non ha vinto ma ha mantenuto la sua leadership. "Ho perso solo 5 punti!" esclama il diciannovenne di Montemurlo, Prato. E' carico ed ha energia da vendere, venerdì debutta a Silverstone con i colori dello Sky Racing Team VR46: "Non sto nella pelle, voglio che la mia nuova squadra mi stimi e voglio dimostrare a Valentino e al team cosa posso fare".


Sei in testa alla classifica del Cev, il Motomondiale è un'altra cosa...
"Certo! Per me non è la prima volta, ho già corso al Mugello con la KTM del team Schedl GP Racing, per sostituire Oettl e ad Assen con la Honda del team Monlau, ma questo weekend sarà diverso: ho una squadra a tutti gli effetti. Non è più una prestazione e via, ho la possibilità di lavorare di più. Ci sono ancora tante gare ed ho il tempo di prepararle bene, sapere in cosa posso migliorare e cosa devo lasciare perdere, posso cogliere questa occasione per crescere".

Leader è un termine che si usa per indicare chi è in testa alla classifica, ma che significa per te? 
"Leader è uno che ci crede davvero, uno che si allena sempre per quello che fa, uno che non molla e trova gli spazi giusti, uno che sta bene anche in squadra, che mette molto del suo e non lesina impegno".

Lo Sky Racing Team VR46 ti ha voluto...
"Non ci pensavo affatto, l'idea mi è piaciuta subito. Con Migno e Bulega e gli altri ragazzi siamo cresciuti insieme sulle piste delle minimoto, si correva nello stesso campionato anche se in categorie diverse. Siamo più o meno sempre gli stessi, quelli che hanno tenuto duro. Mio padre aveva una moto da strada ed andavo a guardarla da ferma. Un giorno ho insistito perchè mi portasse in giro, volevo anche guidarla io, da allora i miei non sono più riusciti a farmi cambiare idea: volevo fare il pilota". 

In cosa ti senti forte?
"Ci credo proprio tanto".

E debole?
"Nelle partenze, sono il mio tallone d'Achille".

Avverti il peso dell'eredità di Romano Fenati?
"No, non sento nessun peso, vado a fare il mio e cercherò di fare il mio meglio. So solo che sto per debuttare con una delle migliori scuderie del Mondiale".

Come ti vedi con la divisa di Sky?
"Mi sta a pennello e voglio dimostare a tutti che non si sono sbagliati".