Rossi e Lorenzo, compagni e rivali in Yamaha, hanno un obiettivo comune: lasciarsi alle spalle Marquez in Gb e a Misano per mantenere viva la rincorsa allo spagnolo della Honda. E poi, comunque vada, c’è sempre il derby Yamaha da vincere
Fermare la fuga di Marquez è l’obiettivo che accomuna Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Il pilota della Honda comanda la classifica della Motogp con un ampio vantaggio, ma la matematica non gli permette di cullarsi sugli allori. Mancano sette gare alla fine del campionato e le prossime due, Silverstone e Misano, sono concentrate in appena sette giorni. Vietato sbagliare, perché ogni errore può costare caro, al capoclassifica come ai suoi inseguitori.
Silverstone, albo d’oro alla mano, è un circuito più favorevole a Lorenzo che ai suoi avversari, che hanno però vinto almeno un gran premio tra le sue curve. L’ultima volta è toccato a Rossi, primo su un magico podio tutto italiano… attenzione: condizionato molto dalla pioggia. Che in Gran Bretagna è un elemento da non sottovalutare mai e sommato al fattore gomme capace di rovinare ogni strategia.
L’11 settembre si corre invece a Misano, a casa di Rossi, sarebbe scontato riconoscergli i favori del pronostico, ma in Romagna Lorenzo ha vinto, in MotoGP, tanto quanto lui. Inutile fare calcoli e affidarsi troppo alle statistiche: sia Valentino che Jorge possono solo dare il massimo per tenersi agganciati a Marquez e tenerlo sotto pressione sperando, al limite, in un suo passo falso. E poi, comunque vada, c’è sempre il derby Yamaha da vincere. E’ l’ultimo anno di convivenza tra Rossi e Lorenzo, e nessuno dei due, c’è da scommetterci, vuole chiuderlo dietro al compagno di squadra.