Rabbia contro nostalgia: una tappa straordinaria

MotoGp

Guido Meda

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Valencia domenica prossima è irrinunciabile. Da non schiodarsi dal divano per una settimana. Se la passione per la MotoGP già c’è, un appuntamento come quello che arriva la può moltiplicare. Perchè? Ve lo spieghiamo così

1) Nessuno ha niente da perdere. Siamo ad un anno di distanza e nello stesso posto in cui un anno fa si consumò la garà più tesa e televisivamente vista della storia. Eravamo all’apice di un litigio tra fenomeni e si decideva il mondiale. Credete che i piloti che giocarono dodici mesi fa con tanta cattiveria arrivino a Valencia senza volontà di confermare o di riprendersi ciò che andò perso? Sbagliate. Rossi fu protagonista di una rimonta dall’ultima casella. La Yamaha a Valencia va bene, quindi può andar bene anche Lorenzo. Marquez è già campione, è tornato a correre da matto perché gli intessa solo vincere. Lorenzo affronta finalmente una pista amica e la affronta con l’orgoglio di chi vuole lasciare il team di sempre con un rimpianto. Un decimo vincitore? Solo se piove o nevica.

2) La Yamaha non vince da Barcellona. E’ una vita considerando i piloti che ha, secondo e terzo nel mondiale. Se è vero che il loro motore spinge un po’ meno è anche vero che Valencia potrebbe premiare la loro agilità, in una stagione in cui Rossi ha sbagliato molto, ha pagato molto alcune lacune tattiche del team e in cui Lorenzo ha sofferto le gomme Michelin che a Valencia arrivano con una specifica del tutto nuova. Che magari gli piace!

3) La Ducati viene da una vittoria di Dovizioso in Malesia, con la stessa moto che vinse anche con Iannone in Austria. Ora Iannone sta bene e come Lorenzo se ne vuole andare da Ducati con orgoglio. Ha sempre pensato di essere più forte di Dovizioso il quale a sua volta ha appena dichiarato “Ducati? Niente più scuse, ora dobbiamo vincere”. Tra il dire e il fare c’è di mezzo Valencia, un pistino sì, ma sul quale la Ducati potrebbe sfruttare oltre al motore anche la sua nuova agilità.

4) Debutta la Ktm. L’asepttativa è altissima. Il pilota, Kallio, forse non è allenatissimo e non è di altissima qualità, ma la moto viene da uno sviluppo lunghissimo orientato al massimo della tecnologia e al massimo della prestazione. Ktm e Red Bull insieme fanno un polo austriaco/europeo che non può permettersi figuracce. Pronti ad accogliere nuovi protagonisti. Per loro è più una gara vera che non un test in gara.

5) La gara non finisce domenica. Martedì e mercoledì saranno due giornate a disposizione di piloti e case per saggiare le nuove coppie. Valencia quindi è il primo passo per capire il 2017. Lorenzo in Ducati, Iannone in Suzuki, Vinales in Yamaha: cambia davvero tutto. E’ una svolta epocale che SkySportMotogp seguirà in diretta. I test integrali dalla mattina alla sera. Ma prima , la gara. Alcuni addii saranno nostalgici, altri livorosi.