L'ANALISI. L'ultima gara dell'anno ci riconsegna Lorenzo vincente e integro per la Ducati. Alle sue spalle si incrociano i destini degli altri. Ma sono sempre gli stessi tre e che Dio ce li conservi
Quando il regista si dimentica di te ... accade solo se la tua gara è proprio orrenda oppure se sei Jorge Lorenzo in una di quelle giornate di grazia tipo Valencia. Le due situazioni nel 2016 lui le ha sperimentate entrambe. Jorge è il simbolo di una generazione che nella bagarre spettacolare sta meno bene che nella fuga solitaria. Ma ne aveva un gran bisogno dopo una stagione che a tirare le somme è stata la più cupa della sua lunga carriera in Yamaha, incline alla depressione da acqua, freddo e gomma poco adatta come non lo avevamo mai visto negli anni precedenti.
Per la Yamaha la vittoria di forza che chiude il 2016 e apre il 2017 come fosse il tappo da sparare sul soffitto alla mezzanotte di capodanno, da un lato è un regalo e dall'altro è una nuova preoccupazione. Difatti Lorenzo ringrazia tutti con educazione e gratitudine ed è bell'e pronto per la Ducati con la conseguenza che la curiosità è alle stelle, già divisa tra chi scommette che sarà un pacco e chi se lo gioca vincente alla prima gara. Libero lui dal fardello Rossi, libero Rossi dal fardello Lorenzo, che due forti così nello stesso box fino alla loro era non si erano mai visti prima. Ma che fatica sopportarsi e condividere nella storia sviluppo tecnico e risultati mentre attorno si avvicendavano gli Stoner e i Marquez.
Per Rossi in compenso la gara di Valencia, al netto delle cadute dell'anno, è uno dei risultati peggiori in una stagione di smalto ancora spesso. Fare a botte con Iannone (che ce lo costringe) è per Rossi il modo più svelto di veder sfumare il podio, per farsi rimontare dal campione del mondo Marquez, per doversi arrendere a Iannone medesimo che a sua volta è all'ultimo bersaglio con la Ducati prima di passare in Suzuki non senza un paio di rimpianti, nemmeno tanto nascosti. Senti Iannone lamentarsi del trattamento ricevuto dalla Ducati in questo weekend e pensi a uno mollato dalla fidanzata mentre la ama ancora. Per quanto a fidanzata, quella in carne ed ossa, Iannone sia uno che come sappiamo non si può lamentare.
Ora, a Rossi arriva Vinales nel box e una moto tutta nuova per il 2017, a Lorenzo arriva la Ducati che con lui si gioca tutto e viceversa, al Iannone "top of the top" del vivere glamour arriva la Suzuki a conduzione famigliare con la sua semplicità. A Marquez rimangono le certezze di essere il miglior talento in circolazione quando Lorenzo non va via da solo o quando Rossi non fa i suoi miracoli. Gira e rigira a stagione finita i tre fenomeni sono sempre quelli. Per cominciare a capire qualcosa sui progressi degli altri aspettate la diretta Sky dei test di domani e di mercoledì.