Dovizioso e Rossi, weekend vincente a 4 ruote

MotoGp

Sandro Donato Grosso

Rossi e Dovizioso MotoGP 2016 (foto Getty)
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I due azzurri della MotoGP vanno forte anche in macchina: mentre Valentino vinceva il Rally Show a Monza, il pilota della Ducati faceva molto bene a Valencia con la Lamborghini

Fuori dalle piste della MotoGP lo abbiamo sempre raccontato  come crossista di livello, come del resto suo papà Antonio, ma Andrea Dovizioso tiene il gas aperto anche con le auto da corsa. A Valencia, ospite speciale nelle finali Lamborghini Blancpain Super Trofeo Europa, ha domato i 700 e passa cavalli di una Huracán e si è tolto la soddisfazione di vincere in una delle gare della pro-am.

Quando qualche mese fa aveva girato assieme a Stoner in un evento della casa del toro, avevamo già capito che con le supercar poteva andar forte e non solo "giocare" a mettere paura ai giornalisti suoi passeggeri. La vittoria di Valencia è la piacevole conferma delle sue qualità.

Dovizioso nonostante la pista umida durante le prove libere si è migliorato turno dopo turno ed ha instaurato un ottimo feeling con gli ingegneri del team sino a salire sul gradino più alto del podio nella categoria pro-am. Nel Paddock di Valencia è stato poi impegnato a firmare autografi e far foto in quantità industriale. E visto che si parla tanto di Rossi in F1 al posto di Rosberg allora è bello anche sognare “Dovi” nel WRC ricordando che qualche anno fa al Motor Show di Bologna andò in finale contro Solberg dopo aver battuto Latvala.

Ecco alcune battute rilasciate da Andrea Dovizioso a margine del week end di gara:

Andrea, quali sono le differenze tra un giro di pista a Valencia sulla Desmosedici ed uno al volante della Lamborghini Huracán? - "Diciamo che sono due cose completamente diverse. Ogni curva la fai in maniera differente, perché sostanzialmente ciò che cambia è la frenata. In auto guadagni tempo nell’inserimento. Nelle moto devi pensare ad uscire dalla curva il più forte possibile"

Nell’arco del weekend hai migliorato costantemente i tuoi tempi. Quali sono stati i tuoi riferimenti? - "Ho subito trovato un clima meraviglioso; tante persone disposte a darmi consigli preziosi. Dagli ingegneri, agli altri uomini di Lamborghini Squadra Corse, inclusi tutti i piloti che avevo conosciuto in occasione di vari eventi e che hanno ben volentieri risposto a tutte le domande di cui li ho tempestati fin dal primo giorno"

Quanto è diversa la preparazione di un pilota di moto da quella di un pilota auto? - "In gare di 50 minuti, come quelle del Lamborghini Blancpain Super Trofeo, non hai grossi problemi dal punto di vista fisico. Sicuramente la preparazione di un pilota di F.1 è molto accurata. Lo è ancora di più per noi, nella MotoGP, dal momento che dobbiamo tenere sotto controllo ogni più piccolo dettaglio, partendo dalla concentrazione. Per esempio, con la pista leggermente umida come quella che abbiamo trovato nel primo turno di prove libere del giovedì, in moto sarebbe stato un vero “disastro”, avendo a disposizione solo le gomme da bagnato che in condizioni del genere si distruggono molto facilmente. Devi conoscere perfettamente ogni metro del circuito, perché una piccola pozzanghera potrebbe significare una caduta. In auto, al limite, ti lamenti di avere poco grip, ma la cosa finisce lì".