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Ducati: Stoner debutta sulla GP17, Jorge osserva

MotoGp

Marta Abiye

Stoner nei test a Sepang (foto dal profilo Twitter della Ducati)

La casa di Borgo Panigale in pista nei test in Malesia con Stoner, ai box Lorenzo che osserva i progressi del nuovo codone e della configurazione con le vecchie alette e senza, come prevede il nuovo regolamento 

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In pista Stoner, ai box Lorenzo. E' stata questa la configurazione, in casa Ducati per la seconda giornata di test privati a Sepang. Presenti tutti i collaudatori delle case costruttrici, ma l'attenzione ancora una volta è stata tutta per il team di Borgo Panigale. In una sessione disturbata dalla pioggia che ha tardato l'uscita in pista dei piloti e che poi ha chiuso anzitempo la sessione, Stoner ha fatto il suo debutto sulla GP17. La stessa utilizzata nella prima giornata da Pirro, quella con il nuovo codone, una configurazione che ha suscitato molta curiosità ma sulla quale l'ingegner Dall'Igna non se è voluto sbilanciare, si tratterebbe di una soluzione che non nasconde nulla di drastico e definitivo, un semplice spostamento dello scarico pochi centimetri più a destra, mentre la scatola sotto il codino, ha ammesso, non è vuota, anche se per il momento quello che c'è dentro possiamo solo provare ad immaginarlo.

Provata la moto con e senza alette - Il nuovo asfalto che asciuga molto più lentamente, ha praticamente ridotto al minimo il tempo a disposizione per girare su pista completamente asciutta, ad ogni modo il campione australiano è riuscito a testare la moto in due differenti versioni: senza alette come prevede il regolamento 2017 e con alette, a dimostrazione che il team sta ancora lavorando su prove comparative per cercare di ridurre la perdita di carico aerodinamico causata da questa nuova regola. Le carene sono ancora quelle del 2016, quelle nuove non sono ancora pronte il team sta lavorando sull’aerodinamica e c’è bisogno di ancora un po' di tempo, soprattutto considerando che durante la stagione sarà ammesso un solo step evolutivo.

Lorenzo segue da vicino - Moto a parte, ad attirare l'attenzione nel box è stato soprattutto la presenza di Jorge Lorenzo. Il maiorchino arrivato in tarda mattinata ha seguito da vicino il lavoro di Stoner e Pirro ascoltando con attenzione i commenti tecnici dei due piloti. A differenza del 2016, quest'anno la presenza di Stoner nel box non sembra ingombrante come poteva esserlo per Iannone e Dovizioso, si era addirittura parlato della possibilità che diventasse coach dello spagnolo. Per il momento non succederà, ma Lorenzo è pronto a tutto e sa che per vincere con la Rossa dovrà attingere ad ogni risorsa, compresi i consigli dell'unico pilota che ha portato il titolo in Ducati.