Domenica il Gran Premio di Argentina, Andrea Migno e Nicolò Bulega puntano al risultato in Moto3. Francesco Bagnaia e Stefano Manzi per la prima volta con una Moto2 sul tracciato di Termas. Pecco: "Voglio ridurre il gap cronometrico"
ATermas de Rio Hondo lo Sky Racing Team VR46 è pronto a tornare in pista. E' la quarta edizione consecutiva del Gran Premio di Argentina del Motomondiale e sono legittimi i propositi ambiziosi in Moto3 da parte di Andrea Migno e Nicolò Bulega, molto reattivi nella preparazione di questa settimana. Per la classe Moto2, Francesco Bagnaia e Stefano Manzi scopriranno il tracciato argentino in sella alle rispettive KALEX.
La carica di Migno e Bulega - Sesto sul traguardo in qualità di miglior pilota KTM, Andrea Migno vuole ripetersi e, ove possibile, migliorarsi in Argentina. "La gara in Argentina è sempre speciale: mi piace la pista e l'atmosfera del pubblico, il clima, la gente", spiega il ventunenne pilota saludecese. "In Qatar, sono cresciuto in maniera graduale dal primo turno fino alla gara e domenica ho lottato nel gruppo di testa. E' importante per il morale di tutti, ma dobbiamo rimanere concentrati e continuare a lavorare con lo stesso impegno". Punta al riscatto dopo un GP di Losail sottotono invece Nicolò Bulega, competitivo lo scorso anno all'esordio sul tracciato di Termas de Rio Hondo. "Lo scorso anno, all'esordio a Rio Hondo, sono stato veloce fin dalle libere e in qualifica", ricorda il diciassettenne pilota di Montecchio Emilia, all'epoca qualificatosi con il quinto tempo. "Ho trovato subito un ottimo feeling con la moto e sono riuscito a spingere quanto avrei voluto. Poi la domenica, la pioggia ha reso le cose davvero molto complicate. A Doha, è stato un weekend particolare, sempre con il meteo come protagonista: ho fatto bene nelle libere, ma in gara non sono riuscito ad agganciarmi al primo gruppo. Non vedo l'ora di tornare in pista per rifarmi".
Le aspettative Bagnaia e Manzi - Conquistati 4 punti all'esordio, Francesco Bagnaia vuole incrementare il proprio livello di performance in Argentina. "Mi piace il tracciato di Rio Hondo e non vedo l'ora di affrontarlo in sella a una Moto2", spiega Pecco. "In Qatar, ho iniziato a capire come gestire l'usura della gomma posteriore, soprattutto in gara, ma devo ancora prendere confidenza. L'obiettivo è di rimettersi al lavoro per migliorare il feeling alla guida e risolvere i problemi di chattering. Sono fiducioso di poter avvicinare i più forti o quantomeno di ridurre il gap cronometrico". In ripresa dall'infortunio al ginocchio sinistro, Stefano Manzi si mostra fiducioso per la tappa di Termas de Rio Hondo. "Sarà la seconda volta per me a Rio Hondo, ma quest'anno in sella a una Moto2. In Qatar, in gara, ho stretto i denti per tagliare il traguardo nonostante il dolore al ginocchio. Tornato in Italia, mi sono concentrato per cercare di recuperare quante più energie possibili in vista di questa gara. Il feeling con la moto è buono e sono motivato a fare un altro significativo passo in avanti in Argentina".