MotoGP Austin: quando lo scontato diventa esclusivo

MotoGp

Guido Meda

Marc Marquez e Valentino Rossi - COTA Austin 2017 (foto: motogp.com)

Non è banale avere Rossi in testa al mondiale dopo la gara dominata da Marquez, unico elemento scontato di un weekend e di una gara sorprendenti

Siamo tutti troppo abituati a prendere per normale che Rossi sia in testa al mondiale. E gli facciamo un torto, gli mettiamo addosso un peso gratis, perché non è giovane, perché ha degli avversari da paura, perché volendo non dovrebbe avere nemmeno più nulla da dimostrare. Il primo posto nella classifica vale molto più di quel che vi sembra. E’ oro, indica la via della costanza, di una fame ben gestita, del suo eterno equilibrio interiore. Un’altra volta salta fuori in gara in modo imprevedibile centrando un risultato straordinario.Stavolta ad Austin c’erano pochi elementi per valutarne il valore in prova. L’abbiamo visto partire col punto di domanda ed è arrivato col punto esclamativo.

Di motivi ce n’erano moltissimi in compenso per valutare Marquez. Lui sì che ha fatto le cose come le immaginavamo: pole, vittoria e giro veloce. Abbiamo scoperto che gli piacciono le piste sinistrorse come Austin, ma anche Aragon, Phillip Island e Valencia Ricordatevelo. Ha gestito con intelligenza una gara in cui al posto di Vinales si è presentato - per un po’ - il Daniel Pedrosa migliore; quello che salta fuori una manciata di gare l’anno. Finchè le gomme lo hanno sostenuto.

Vinales ha salutato il gruppo e le proprie illusioni troppo presto. E’ uno che non cade, è caduto. E’ uno che viaggiava come un treno nelle classifiche e nella fantasia di tutti, si è fermato in stazione. Il mondiale rilancia Marquez. Il mondiale si inebria di Zarco che però deve cominciare a fare bene anche nella seconda metà di gara.

Il mondiale aspetta ancora Iannone con la Suzuki e Lorenzo con la Ducati. Mentre per Dovizioso possiamo pensare ad una semplice gara no, per Lorenzo continua, costante, la salita rossa. Dopo un pugno di giri con gran ritmo si è spento in una stanchezza che un po’ è di gomme e un po’ forse è anche fisica. La prossima è Jerez. Piace a tutti, ma con questa gente in pista non c’è nulla di scontato.