Moto3, gli italiani cercano conferma a Jerez

MotoGp

Francesco Berlucchi

Romano Fenati, (Austin 2017) - Foto: Romano Fenati Official Twitter

Dopo le prime due gare stagionali deludenti, i talenti italiani hanno trovato il riscatto ad Austin, piazzando quattro piloti nelle prime cinque posizioni. Ma a Jerez de la Frontera serve una conferma, su un tracciato che piace molto ad alcuni dei nostri. Vediamo a chi

Se il riscatto dei piloti italiani della Moto3 ha avuto luogo in Texas, nel sud degli Stati Uniti, per la conferma ufficiale bisogna aspettare che i nostri pilotini arrivino a Jerez de la Frontera, in quel lembo di terra tra Gibilterra e il Guadalquivir, più vicino a Tangeri che a Madrid.

Il circuito spagnolo è il luogo giusto per confermare che l’Italia delle due ruote spinte dal motore monocilindrico è ripartita davvero. E per lasciarsi alle spalle i primi due Gran Premi della stagione, più aridi di risultati del deserto texano. Lo si è visto proprio ad Austin, dove Romano Fenati è tornato alla vittoria ed i nostri piloti hanno occupato quattro delle prime cinque posizioni.
Per Romano si è trattato del suo ottavo successo in Moto3, quello che lo porta ad eguagliare i campioni del mondo Maverick Vinales e Danny Kent (che intanto ha deciso di lasciare Kiefer Racing e il team Moto2), oltre ad Alex Rins e Luis Salom.

Per gli altri italiani, Fabio Di Giannantonio, Enea Bastianini e Nicolò Bulega su tutti, gli ottimi risultati del GP degli Stati Uniti sono la luce in fondo ad un tunnel che è partito da Losail passando per Termas de Rio Hondo ed è finito proprio negli States. Dove anche gli altri piloti di casa nostra, Andrea Migno, Niccolò Antonelli, Marco Bezzecchi e Tony Arbolino, hanno finalmente dimostrato di essere in crescita.

Una crescita di condizione che cerca la sua conferma a Jerez de la Frontera, prossima tappa del Motomondiale, su una pista favorevole ai pilotini tricolore. Di sicuro, il circuito di Jerez piace a Fenati, due volte primo su questa pista. E a Bulega, che un anno fa ha ottenuto la sua prima pole position, il suo miglior risultato nel Motomondiale ed il suo primo podio con lo Sky Racing Team VR46 (secondo, dietro a Brad Binder).

Non una sorpresa, per chi lo aveva visto correre a Jerez anche nel Campionato spagnolo di Velocità (CEV). Proprio come Tony Arbolino, primo in gara 2 nella scorsa stagione, Lorenzo Dalla Porta, secondo in gara 1, e Marco Bezzecchi, sesto in gara 2, nello Junior World Championship (l’ex CEV). Perché Joan Mir resta il favorito per il titolo mondiale, ma i talenti italiani devono dimostrare che per il maiorchino vincere non sarà così semplice. A partire da Jerez.