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La MotoGP torna in Europa: 5 piste pro Yamaha

MotoGp

Guido Sassi

Valentino Rossi, Austin (Texas 2017) - Foto: Getty Images

Il calendario propone cinque piste dove la Yamaha ha vinto nove volte su dieci negli ultimi due anni. Inoltre, la possibile introduzione di una gomma anteriore simile a quella del 2016 a partire da Le Mans potrebbe piacere a Valentino

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Una vecchia canzone recitava “country roads take me home” e così il cappello da cowboy e il miglior risultato di sempre ad Austin non devono ingannare: Valentino è ben contento di tornare in Europa dopo il trittico di gare che hanno aperto il mondiale, nonostante la vetta della classifica ed i tre podi conquistati. Nell’intervista post gara al COTA, Rossi snocciola l’elenco delle prossime cinque piste in calendario (Jerez, Le Mans, Mugello, Montmelò e Assen): tracciati dove la Yamaha si è sempre comportata bene negli ultimi anni.

Tra il 2015 e il 2016 infatti la Yamaha con Valentino e Lorenzo ha vinto nove delle dieci gare disputate tra Jerez ed Assen, e il risultato sarebbe potuto essere pieno se Rossi l’anno scorso non fosse caduto quando era in testa alla gara in Olanda. Valentino l’anno scorso trionfò al GP di Spagna ed in Catalogna, Lorenzo conquistò Le Mans e Mugello. Nel 2015 il maiorchino addirittura infilò quattro successi di fila tra Spagna, Francia e Italia, mentre Rossi si aggiudicò un epico TT Assen.

La vetta del mondiale comunque non dà euforia d’alta quota al 46 di Tavullia, che sa bene quanto Vinales e Marquez rimangano al momento leggermente più prestazionali sul giro singolo. La costanza insomma non basta: ma a ben guardare, Rossi, oltre a sfruttare le cadute dei rivali, sta crescendo gara dopo gara anche nel feeling con la moto.

Dopo il GP di Spagna la MotoGP tornerà in pista ad Jerez per testare l’anteriore Michelin in versione 2016. Si tratta di una gomma simile a quella che doveva essere a disposizione già dal sabato in Argentina, prima che si decidesse in senso contrario. È uno pneumatico più rigido, che dà un buon feeling in frenata ad alcuni piloti, Valentino compreso. Un’opzione che, se venisse poi inclusa tra le coperture disponibili in campionato, potrebbe aiutare il leader del mondiale nella lotta al vertice contro Vinales e Marquez.