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Dallo sputafuoco alle motoseghe: "Al Mugello non si dorme"

MotoGp

Ivano Pasqualino

Quando arriva la sera e il paddock si svuota, inizia una festa molto colorita intorno al Mugello. Cantanti, sputafuoco, motoseghe, carne arrosto, un vero e proprio circo umano che si riunisce per tutta la notte sulle collinette che circondano il circuito. Lo slogan dei tifosi è ormai diventato famosissimo: “Al Mugello non si dorme”, piloti compresi…

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Conoscere il circuito del Mugello senza sapere cosa c’è attorno alla pista, significa non avere un’idea completa del GP d’Italia. Quando le luci si spengono, il paddock si svuota e le moto dei piloti dormono tranquille nei box, le collinette intorno al Mugello diventano un vero e proprio circo umano. Tutte le tipologie di persone, dallo sputafuoco al cantante, passando per la famiglia con bambini, si riunisce per trascorrere la notte sotto un unico motto, diventato ormai uno slogan molto famoso in MotoGP: “Al Mugello non si dorme”. Tra scooter truccati, motoseghe sempre accese, musica a palla e profumo costante di carne arrosto, provare a dormire diventa impossibile. Un misto di suoni e rumori che è diventato la colonna sonora del weekend del Mugello, causando anche qualche problema ai piloti, costretti a dormire con i tappi nelle orecchie. Siamo andati anche noi a fare un giro nelle collinette intorno al Mugello quando il sole scende e la festa inizia. Ecco cosa abbiamo visto.