Le modifiche apportate al circuito del Montmeló sono state giudicate insicure. I piloti ottengono una modifica dopo una richiesta (quasi) all'unanimità
Dal terzo turno di prove il motomondiale al Montmeló di Barcellona si è tornati al disegno della pista del 2016. I piloti riuniti in Safety Commission hanno chiesto (quasi) all'unanimità di non utilizzare la nuova variante che era stata messa a punto e realizzata nei mesi scorsi proprio per le moto.
L'obiettivo della variante molto lenta era quello di limitare i danni in caso di caduta disponendo di una via di fuga proporzionata alla velocità. Ma secondo i piloti della Motogp, che sul nuovo tratto hanno girato nelle FP1 e nelle FP2, la velocità è troppo bassa, le giunture del nuovo asfalto sono troppo pronunciate e soprattutto le inclinazioni dell'asfalto non sono adatte a garantire la sicurezza. Anzi. I casi delle cadute di Bautista e di Baz avrebbero dimostrato che scomponendosi sulle giunture e cadendo per la pendenza della pista a bassissima velocità le moto rimangono sull'asfalto in traiettoria, costituendo un pericolo per chi segue.
Dopo la riunione dei piloti, la società catalana che gestisce l'Autodromo Montmeló si è detta disponibile a lavorare nel corso della notte per effettuare le operazioni di sbancamento della ghiaia, di verniciatura dei margini e di adattamento dei cordoli per consentire alle prove del sabato di svolgersi regolarmente.