MotoGP, Moto2 e Moto3 segnalano un dominio praticamente incontrastato fra Italia e Spagna, che si spartiscono tutti i successi con i loro piloti
Mai come quest'anno il motomondiale è una questione Italia-Spagna: a partire dalla MotoGP, con cinque successi iberici e due italiani, il duello è ben marcato. Scendendo di categoria il discorso non cambia: in Moto2 le vittorie sono sempre cinque, ma per i nostri piloti, contro le due di Alex Marquez. Infine la Moto3, dove nuovamente è la Spagna ad avere vinto cinque gare, con Migno e Fenati che hanno portato a casa due primi posti per l'Italia. Insomma, agli altri non si è lasciato nemmeno un successo, e le briciole di 14 podi su 63.
Dominio di catalani e romagnoli
A volere scendere nel dettaglio poi si scopre che catalani e romagnoli la fanno da padroni. Le uniche eccezioni a questo dominio sono rappresentate dal maiorchino Mir e da Canet, da Romano Fenati e Franco Morbidelli, con quest'ultimo che però ha vissuto la svolta positiva della propria carriera proprio nel momento in cui si è trasferito alla VR46. Tavullia non è Romagna ma tocca il confine e poco ci manca.
Futuro indirizzato
Se oggi il mondiale è fortemente polarizzato, anche per il futuro le cose sembrano profilarsi nel segno della continuità. In rampa di lancio ci sono Martin, Di Giannantonio e Bulega, a sgomitare per festeggiare anche loro per la prima volta dal gradino più alto di quel podio che vede spagnoli e italiani dominatori: una regola con pochissime eccezioni.