Le campane suonano a festa nel paesino di Tavullia, dove è nato il Dottore. Papà Graziano festeggia, e si sofferma sull'ottimo momento di Valentino che ha saputo reagire come meglio non avrebbe potuto all'errore di Le Mans: "Lui voleva vincere"
Nel "day after" a Tavullia si respira un clima tranquillo, la quiete dopo la tempesta. Sì, perché in realtà domenica subito dopo la vittoria di Valentino ad Assen, il bar di Rossi proprio accanto al fan club ufficiale nel centro di Tavullia è stato invaso dai tifosi del Dottore che hanno festeggiato fino a tarda sera. Il popolo giallo si è scatenato, del resto erano più di 300 giorni che stavano aspettando questo momento. Tutti euforici, non tanto per la vittoria in sé - qui sono abituati alle imprese del Dottore - quanto per il fatto che Valentino a 38 anni c'è e lotta sempre con i migliori. Papa Graziano non ha dubbi e si unisce all'atmosfera di festa suonando la carica per primo in vista delle sue prossime gare.
Vecchio? Macchè. Sul prossimo contratto...
"Siccome dicono tutti che è vecchio, lui qualche dubbio su questa vecchiaia probabilmente ce l’ha - scherza il papà di Valentino - . Allora una vittoria fa sì che lui perda questo dubbio. Aver vinto questa gara significa rimanere anche per questa stagione nel gruppo dei top, dei più veloci, per ribadire che anche quest’anno c'è, e probabilmente riuscire ad avere un contratto anche per l’anno prossimo. Quindi - continua Graziano Rossi - lui combatte il problema del tempo così, cercando di vincere le gare. E quando ci riesce è una soddisfazione meravigliosa".
Nessun calcolo...per ora
Calcoli mondiali? Adesso non è tempo di farne. Step by step, come suggerisce Graziano Rossi: "Valentino corre lasciando alle ultime due gare, se ce ne sarà bisogno, una riflessione sul titolo mondiale. Ma adesso bisogna vincere le corse, a Vale serve soltanto questo adesso”. Il pensiero a questo punto non può che tornare alla splendida vittoria di Assen, un'impresa da strafighi: "Mi viene da pensare una cosa: un pilota che vince lì, in quello che è un po’ il circuito più difficile e spettacolare del Mondiale, vuol dire che è un pilota strafigo. Uno che vince dieci volte allora è dieci volte strafigo. E’ stata una vittoria di quelle che pesano per come è andata la gara e come si è svolta".
Dall'errore alla vittoria
Il Dottore veniva da una gara deludente a Le Mans, dopo l'errore nell'ultimo giro. Anche per questo vincere in Olanda non era affatto facile, anzi. "Non dimentichiamoci che Valentino veniva da un errore compiuto a Le Mans alla seconda metà dell’ultimo giro - ricorda Graziano Rossi -, in cui ha cercato di vincere. Per cui un pilota che la gara prima ha commesso un errore, magari quella dopo cerca di spendere un pochino di meno per non incappare in un altro errore. E invece così non è stato per lui, perché ha cercato di dare quel qualcosa in più con convinzione, un’altra mezza marcia, che io sinceramente non so dove ha potuto trovare”.
Il rapporto con Vinales
Papò Graziano anzalizza anche il duello e il rapporto tra Vale e Maverick Vinales: Come lo vivono i due piloti? "Il loro rapporto è di una inimicizia bestiale - racconta -. Tra l’altro, Valentino dopo essere stato alcuni anni con un compagno di box tosto come Lorenzo, sperava di non averne uno altrettanto tosto e invece pare gliene sia capitato che lo è ancora di più. Valentino sta cercando di combattere questa sfortuna, e mi sembra ci riesca abbastanza bene per il momento. Però Vinales è un avversario di spessore assoluto".
Al Sachsenring per vincere ancora
Prossima tappa il Sachsenring. Il circuito tedesco è favorevole sia alla moto che al pilota, e favorsice logiche speranze di bissare il successo di Assen: "Mi aspetto che Valentino parta al Sachsenring con l’umore col quale è tornato a casa da Assen. E siccome la Yamaha ha la possibilità di andare forte in questo circuito, e Valentino altrettanto, non vedo perché non si possa ripetere la stessa gioia di Assen. Secondo me si può".