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Altro che Honda anomala: Marquez è tornato al Top

MotoGp

Vera Spadini

Marc Marquez, pilota della Honda e campione del mondo (foto getty)

L'inizio di stagione complicato di Marquez, con qualche caduta di troppo, sembrava aver escluso il campione del mondo dalla lotta per il titolo. Invece lo spagnolo ha lentamente recuperato, fino alla testa della classifica. Anche Pedrosa sta vivendo un momento positivo: fin qui una vittoria, a Jerez, e 4 podi

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Sembrava partita un po’ così, la stagione della Honda, non agilissima, con Marquez e Pedrosa dietro alle Yamaha in Qatar e per terra in Argentina. Un’honda anomala. E invece il campione del mondo in carica ha sorpassato tutti all’ultima curva prima della sosta estiva, riportandosi in testa alla classifica. Un’impresa, se si considera che al Mugello Marquez era a -37 dal leader del momento, Maverick Vinales. Già, il nemico giurato, che all’inizio sembrava un supereroe imprendibile, ha mostrato poi il suo lato umano, e Marquez ha dato un’accelerata anche lì.

Semplice confusione, come dice Marquez, o “mind game” di supremazia, come sostiene ad esempio Crutchlow? Sta di fatto che nel campionato di ribaltoni per ora vince Marquez. Ha dominato le piste a lui amiche, Austin e Sachsenring, ed è salito sul podio 3 volte. Quando si dice che il campione non è quello che non cade mai ma quello che quando cade si rialza.

Ma attenzione: lo tsunami Marquez non è l’unica Honda pericolosa. Il nuovo Pedrosa somiglia molto a quello vincente di qualche anno fa. La filosofia del suo coach Gibernau “vinci perché sei felice e non sei felice perché vinci” è perfetta per descrivere il momento di Dani: con una vittoria, a Jerez, e 4 podi, Pedrosa è comunque lì, a – 26 dal compagno di squadra. Nel Mondiale più aperto degli ultimi anni tutto può succedere, questa è l’unica certezza. Ma ci sono pochi dubbi sul fatto che Marquez e Pedrosa se la giocheranno fino alla fine.