Suzuki, Aprilia e KTM: lavori in corso verso Brno

MotoGp

Paolo Beltramo

Team Suzuki (2017) - Foto: Getty Images

Paolo Beltramo fa un bilancio del Mondiale a metà stagione, in attesa della ripresa fissata per il 6 agosto con il GP della Repubblica Ceca a Brno. In Suzuki ci si aspettava qualcosa in più soprattutto da Andrea Iannone mentre Aprilia è in forte crescita, a caccia di continuità alla ripresa del campionato. Per KTM servirà pazienza, la casa austriaca è alla sua prima stagione in MotoGP

Abbiamo parlato dei fili arancioni, blu, rossi, ora tocca a quelli misti. Cominciamo da un altro blu, quello Suzuki. Andrea Iannone e Alex Rins non hanno ottenuto i risultati che ci si attendevano da loro, soprattutto considerando che l’anno passato Maverick Viñales ha addirittura vinto con la moto che fu di Sheene, Schwantz e Kenny Roberts Jr. Ma le cose, dicasi gomme, cambiano e così chi magari era abbastanza competitivo nel 2016, ora fatica.

Non credo che Iannone sia diventato meno veloce, che sia peggiorato rispetto al pilota visto in Moto2 e con la Ducati in MotoGP, invece penso che con le gomme 2017 Suzuki abbia più problemi. Ora forse vorreste che qui entrasse, oltre alla moto, Belen Rodriguez con tutti gli annessi e connessi. Io non credo che un rapporto, bello a quel che si dice, possa rendere un pilota meno veloce, efficace. Quando la visiera si abbassa ogni pilota diventa soltanto sé stesso: lui, la moto, la gara, gli altri da battere. E basta. Quindi se AI29 ha problemi credo siano dovuti alla moto, alla non ancora perfetta simbiosi pilota-moto, al rapporto moto-gomme. Vedremo come andrà in questa seconda parte di stagione, ma le chance per fare meglio sono molte.

Poi c’è l’Aprilia, moto in fase crescente. Poco alla volta Romano Albesiano e la sua squadra stanno costruendo un mezzo sempre più veloce e competitivo. Aleix Espargaro ha già dimostrato la velocità della RSV4 in molte prove, manca ancora un po’ la costanza in gara, ma in Aprilia stanno lavorando sodo per migliorare e ce la faranno. Lowes, invece, deve ancora dimostrare di essere all’altezza della MotoGP.

Ed eccoci alla KTM, l’ultima arrivata. Espargaro e Smith non sono fenomeni, né pare dei veri e propri sviluppatori di una moto. Ma in KTM bisogna avere fiducia a prescindere. La casa austriaca ha vinto e stravinto nel fuoristrada, nei rally, nel cross e nella velocità (125, 250, Moto3), insomma dovunque sia scesa nell’arena. Quindi aspettiamo con calma l’evoluzione, soprattutto considerando che si tratta della prima stagione in MotoGP e che per ora regna il diktat del telaio a traliccio. Dovesse sembrare evidentemente inadeguato, KTM di sicuro cambierà.

Ora manca poco al 6 agosto, Brno. Vedremo chi nella sosta estiva, lunga più di un mese, avrà saputo migliorare di più. Ma poi resta sempre quest’incognita 2017 su chi andrà più forte e dove. Bello, divertente e interessante.