Piloti dei team clienti, la sfida impossibile

MotoGp
Danilo Petrucci, team Pramac (2017) - Foto: Getty Images

Non hanno moto ufficiali, guadagnano meno dei campioni affermati, corrono soprattutto col cuore. E con una grande determinazione con la quale talvolta riescono a precedere i big della MotoGP. I Migliori? Johann Zarco, Jonas Folger, Danilo Petrucci e Cal Crutchlow

Spesso ci provano e talvolta ci riescono. Scombussolare i piani dei team ufficiali è un po’ la loro missione. Perché, quando il colpo gli riesce, vuol dire che hanno fatto davvero un gran bel lavoro. I loro nomi sono Johann Zarco, Jonas Folger, Danilo Petrucci, Cal Crutchlow. Sono i migliori piloti privati della MotoGP. Corrono a volte contro l’impossibile, sfidando i campioni con i mezzi che hanno: che potremmo riassumere con un grande cuore, talento e una determinazione incredibile.

I primi due corrono per i team francese Tech 3. Usano Yamaha 2016 ma soprattutto sono due debuttanti, arrivati quest’anno dalla Moto2. Guadagnano un’inezia rispetto ai piloti ufficiali ma hanno già ottenuto due secondi posti: Zarco in Francia, Folger in Germania. Tutte e due davanti al proprio pubblico, come ha fatto anche Danilo Petrucci, salendo sul secondo gradino più alto del Mugello, dopo una gara tutta all’ attacco. Dei tre l’italiano è quello messo meglio, perché corre con una Ducati ufficiale, guadagnata sul campo precedendo il compagno di squadra Redding nel 2016.

Il britannico corre con una versione meno aggiornata, come d’altronde tutti i piloti dei team satellite. Team che devono pagarsi ogni cosa, dalle moto agli ingaggi, alle trasferte. Spesso con poche chance di successo, ma certe volte stupendo tutti come ha fatto Cal Crutchlow, amato dal pubblico e dal suo team manager Lucio Cecchinello a cui ha regalato un terzo posto in Argentina in questa stagione. E ben due vittorie in quella precedente. Una di queste, in Repubblica Ceca, dove si corre questa domenica

Il britannico corre con una versione meno aggiornata, come d’altronde tutti i piloti dei team satellite. Team che devono pagarsi ogni cosa, dalle moto agli ingaggi, alle trasferte. Spesso con poche chance di successo, ma certe volte stupendo tutti come ha fatto Cal Crutchlow, amato dal pubblico e dal suo team manager Lucio Cecchinello a cui ha regalato un terzo posto in Argentina in questa stagione. E ben due vittorie in quella precedente. Una di queste, in Repubblica Ceca, dove si corre questa domenica.
Il britannico corre con una versione meno aggiornata, come d’altronde tutti i piloti dei team satellite. Team che devono pagarsi ogni cosa, dalle moto agli ingaggi, alle trasferte. Spesso con poche chance di successo, ma certe volte stupendo tutti come ha fatto Cal Crutchlow, amato dal pubblico e dal suo team manager Lucio Cecchinello a cui ha regalato un terzo posto in Argentina in questa stagione. E ben due vittorie in quella precedente. Una di queste, in Repubblica Ceca, dove si corre questa domenica.