Moto2, doppietta svizzera a Misano: vince Aegerter
MotoGpA Misano vince Dominique Aegerter davanti al connazionale Thomas Luthi, che si rilancia in classifica dopo la caduta di Morbidelli. Scivolano anche Pasini, Marini, Baldassarri, Marini, De Angelis e Corsi
Dice male il circuito di Misano ai piloti italiani della Moto2. A Morbidelli in particolare, caduto mentre era al comando sotto il diluvio, dopo appena tre giri. Secondo zero stagionale e un bel po’ di punti buttati via in classifica, a vantaggio del solito inarrestabile Luthi che come un diesel ne recupera ben 20, portandosi a soli 9 punti di distanza. Rinuncia lo svizzero ad attaccare il connazionale Aegerter (seconda vittoria in carriera) dopo averlo seguito come un’ombra per quasi tutta la gara. La prudenza vince sul desiderio di guadagnare altri cinque punti e comunque due svizzeri sul podio sono già un evento.
Dice male la pista romagnola anche a Pasini, Marini, Baldassarri, Manzi, Marini e Corsi. In pratica a quasi tutti i piloti tricolori, caduti in fasi diverse della corsa (qualcuno è poi ripartito). Pasini al secondo giro dopo essere scattato dalla pole position; Baldassarri subito alle sue spalle, forse ingannato dalla caduta in staccata del riminese. Marini ha aperto la serie negativa, scivolando al primo giro, Corsi l’ha chiusa finendo lungo all’ultima curva del giro finale (salvo rimettersi in sella e tagliare il traguardo).
Nel frattempo era scivolato anche De Angelis, ripartito e finito al dodicesimo posto. A quattro giri dal termine è cascato anche Stefano Manzi, dopo una discreta gara che poteva portarlo nei primi dieci.
L’eroe della giornata è quindi Pecco Bagnaia, l’unico italiano rimasto in piedi dall’inizio alla conclusione. E alla fine ottimo quarto dopo aver superato Nakagami al ventesimo giro. Eroe due volte, in una domenica che resterà negli annali per la quantità di cadute in Moto 2 (15 ritirati, 16 arrivati) e in Moto 3 (16 ritirati, 15 arrivati).
L’asfalto scivoloso ha tradito anche Miguel Oliveira (quarto in campionato), ma ha portato alla ribalta lo “specialista” Hafizh Syahrin (secondo podio in carriera, terzo malese della storia a riuscirci insieme a Pawi e Khairuddin). Resta l’amaro in bocca per la disfatta dei nostri piloti sul circuito di casa e per il secondo zero di Morbidelli. Come ha poi spiegato Pasini, faccia dispiaciuta, per non dire altro: “Restare in piedi oggi era più fortuna che altro. L’asfalto scivoloso come un olio poteva tradire chiunque”.