Il pilota della Yamaha ha spiazzato tutti tornando in pista con 24 ore di anticipo rispetto al previsto e a meno di 20 giorni dall'operazione a tibia e perone del 31 agosto. Per Rossi 4 giri di pista interrotti solo da una fastidiosa pioggia. L'obiettivo Aragon non è più così irraggiungibile
Un gol in contropiede, in amichevole, ma di quelli che spiazzano tutti. Valentino Rossi, a neanche venti giorni (diciotto per la precisione) dall’incidente in cui si è rotto tibia e perone, oggi ha girato in moto. Lo ha riportato per prima la testata online Rimini Today, che ha specificato come Rossi abbia guidato sulla pista di Misano dove un test per saggiare dolore e condizione era previsto in realtà per domani. Sconsigliato dalle previsioni del tempo, Valentino ha messo nel borsone tuta, stivali e guanti e ci ha provato oggi, riuscendo a completare quattro giri.
La moto utilizzata è stata una Yamaha R1M. Un approccio breve, da meno di venti chilometri, perché poi ha cominciato a piovere rendendo inopportuno oltre che rischioso continuare il test. Rossi non cercava tempi, ma solo risposte dalla sua gamba destra. La Yamaha ha fatto sapere che la prova di oggi è stata di fatto inconcludente, ovvero non sufficiente a capire le reali condizioni di Rossi, ma è indubbio che restituisca valore all’ipotesi di rivederlo in pista ad Aragon, anche se la decisione ufficiale verrà presa dal Dottore solo mercoledì sera.
E allora non resta che aspettare per capire se giovedì Rossi si presenterà ad Aragon per sottoporsi al check medico per avere l’idoneità a guidare la Motogp. Il primo turno di venerdì mattina scioglierà ogni altro dubbio, nel bene o nel male. Con lo stesso tipo di infortunio (e di intervento chirurgico) nel 2010 il francese Randy De Puniet corse il Gp di Brno dopo essersi rotto tibia e perone in Germania. Ma De Puniet all’epoca aveva 29 anni. Rossi oggi ne ha quasi dieci di più.